Come vanno gli incentivi fiscali per il risparmio energetico
In questi giorni è nata una collaborazione tra ENEA e Adiconsum che ha portato alla creazione di un numero verde (800589090) messo a disposizione per tutti i chiarimenti che riguardano gli incentivi o sgravi fiscali legati al risparmio energetico.
La collaborazione nasce dopo che ENEA ha reso pubblici i suoi studi su tre anni di incentivi fiscali sulle ristrutturazioni e sull'efficienza energetica.
Secondo ENEA questa è una politica vantaggiosa sotto molti aspetti. Lo Stato spende per la politica di incentivi 11.720 milioni di euro, cui vanno aggiunti 6.446 milioni di mancati introiti. A fronte di questo, l'efficienza realizza risparmi in bolletta di 3.200 milioni, più 3.310 milioni di gettito fiscale prodotto dalle ristrutturazioni e 3.800 milioni di entrate dovute all'incremento del valore degli immobili ristrutturati.
Ci sono poi vantaggi non direttamente monetizzabili come la riduzione di emissioni di CO2, il rafforzamento della produzione della nazione, l'incremento occupazionale e lo sviluppo di nuove professionalità, lo stimolo all'innovazione tecnologica e il maggior comfort delle abitazioni.
Sempre secondo ENEA, il 70% dei consumi energetici delle case italiane è per il riscaldamento invernale. Il resto si divide in usi elettrici (15%), produzione di acqua calda (10%) e cucina (5%). La maggior parte di quel 70% è però energia sprecata da pessimo isolamento termico. L'intervento più vantaggioso dal punto di vista dei consumi energetici è infatti la coibentazione delle pareti e dei pavimenti.
Invece, il 48% degli interventi oggetto di sgravi fiscali riguarda gli infissi. Restano poco sfruttati gli incentivi offerti per la sostituzione delle caldaie e in particolare dalle caldaie a biomassa. Tra gli 8 milioni di condomini censiti in Italia, ancora troppi continuano a riscaldarsi col gasolio.
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