martedì 17 luglio 2007

Unione e responsabilità: l'importante è il Governo

Come tanti elettori del centrosinistra, leggiamo con grande preoccupazione le polemiche interne all'Unione lombarda apparse in queste ore sui principali organi di stampa. Polemiche dure e generalmente sopra le righe che spostano l'attenzione dalla cosa più importante: il sostegno al Governo Prodi, un esecutivo che tra grandi difficoltà (determinate soprattutto dalla esigua maggioranza al Senato) sta avviando un percorso di riforme che riguardano direttamente il Nord del Paese, a cominciare proprio dalle infrastrutture e dal federalismo, dopo i cinque anni letteralmente buttati via da Berlusconi e dalla Cdl. Ci sorprende la facilità con cui da più parti si sente parlare di alleanze variabili, diverse da quella che sostiene il governo nazionale, senza per altro che venga mai indicato a quale variabilità si intenda far riferimento. Di variabile, queste ipotetiche alleanze, hanno solo la caratteristica di cambiare a seconda di chi le propone e dal giorno in cui vengono avanzate. Ancor più pericoloso ci sembra procedere, in questa fase politica, ad un regolamento di conti interno alle forze di centrosinistra: lo capiscono gli elettori (e lo capirebbero anche i bambini) che in questo momento ci vogliono responsabilità e unità, per sostenere il Governo e per costruire un'alternativa vera al formigonismo ormai declinante, nell'autonomia delle forze politiche che partecipano alla coalizione, ma nel senso di responsabilità che le unisce, in ragione di una sfida politica di grande significato per il Paese e per i nostri concittadini.
Carlo Monguzzi e Giuseppe Civati consiglieri regionali Verdi e DS

Lettera aperta di Monguzzi ai capigruppo di Ulivo, Prc e Pdci
Che l'Unione sia utile e viva lo testimoniano le speranze e le richieste di centinaia di migliaia di elettori lombardi. Non sarà certo la presa di posizione istituzionale di alcuni rappresentanti che potrà mettere in discussione un progetto indispensabile al governo del Paese, che è quello che abbiamo sottoscritto tutti insieme. E ' proprio il governo del Paese che è la sfida più alta a cui ci hanno chiamato i nostri elettori. E' lì che dobbiamo concentrare tutti i nostri sforzi. Dobbiamo risolvere i problemi dei cittadini, a partire proprio dalle fasce più deboli che sono quelle che ci stanno più a cuore. La scommessa, sicuramente importante e nobile, della costruzione del Partito Democratico e della Sinistra Unita devono essere ultra secondarie rispetto all'obiettivo principale che è quello di cambiare questo Paese, avendo la possibilità di governarlo. Ancora più ridicolo e grottesco è difendere ora visibilità politiche o rendite di posizione di singoli partiti: i cittadini hanno affidato all'Unione una sfida alta, cerchiamo di interpretarla e di essere degni. La realizzazione del federalismo è parte di questa sfida, è una riforma istituzionale giusta e anche inevitabile se vogliamo tenere unito questo Paese: e le riforme istituzionali si fanno indipendentemente da chi poi le gestisce, anche se si tratta di questo inaffidabile centrodestra lombardo. La Costituzione italiana va difesa e rispettata anche se al governo ci fosse Berlusconi o Formigoni. Certo i problemi ci sono, abbiamo diversità di vedute e di realizzazioni programmatiche su alcune cose, ma abbiamo il sacrosanto dovere di rispettare il programma e il mandato elettorale che ci è stato affidato un anno fa e che ci ha fatto vincere, anche se di poco, le elezioni. E' su questo programma che possiamo e dobbiamo muoverci . Altre cose, altre alleanze non solo sarebbero sbagliate, ma non sarebbero comprese proprio da nessuno. Smettiamo quindi di guardare il dito che la luna è così chiara e vicina.
Carlo Monguzzi - Capogruppo dei Verdi Consiglio regionale della Lombardia

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