venerdì 20 luglio 2007

Turismo responsabile, viaggiatori ecocompatibili si diventa!

E’ una delle prime fonti di inquinamento globale e grazie alla morte delle distanze, è destinata ad aumentare facendo collassare il nostro ecosistema. Si tratta del turismo. Oltre villaggi turistici e crociere si sta diffondendo tra i vacanzieri e i viaggiatori postmoderni anche una modalità “responsabile” di turismo oltre confine. I nuovi modelli di vacanze etiche privilegiano l’aspetto “morale” del viaggio destinando i proventi a progetti di utilità sociale ed ambientale. Uno degli obiettivi di questo tipo di turismo è quello di scoprire la cultura dei popoli e dei luoghi che si visitano, con l’impegno di contribuire concretamente al loro sviluppo sostenibile, a cominciare con un’equa remunerazione dei servizi locali. Le persone che si avvicinano a questa filosofia di viaggio scelgono sempre più spesso resort e alberghi ecocompatibili, costruiti con l’ausilio della bioarchitettura, che utilizzano fonti di energia rinnovabili. Sempre più numerose sono le proposte per chi vuole vivere questa esperienza all’estero. Per l’estate 2007 le destinazioni solidali più gettonate sono Repubblica Dominicana, Cuba e Messico per l'America Latina; per l’Africa Senegal, Mozambico e Marocco. “Viaggi solidali”, una cooperativa che opera da anni nel settore della solidarietà internazionale, propone percorsi turistici costruiti secondo i principi della Carta d’identità per i viaggi sostenibili di AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile). Le tipologie di viaggio sono due: il “tour di conoscenza” (Cuba, Mozambico), pensato per chi desidera conoscere a fondo la destinazione prescelta a diretto contatto con la popolazione locale; e il “turismo comunitario”, in cui si affiancano momenti di relax a periodi in cui si contribuisce attivamente (generalmente con piccoli lavori o con l’acquisto di beni prodotti in loco) alle necessità della comunità ospitante. L’industria del turismo ha un impatto innegabile sui luoghi nei quali approda, con effetti economici dirompenti che però non sempre hanno una ricaduta positiva sulla popolazione e sull’ambiente locale. Come si può indurre l’industria in maggior espansione a livello internazionale a svilupparsi in modo da beneficiare le popolazioni locali senza sfruttare né loro né l’ambiente in cui vivono? A tal proposito Tourism Concern, associazione inglese che ha il fine di sensibilizzare l’opinione pubblica proprio sul tema dello sfruttamento del turismo e sulle sue potenziali ricadute nefaste suggerisce 300 indirizzi sparsi nei cinque continenti dove un turista può recarsi essendo sicuro che i propri soldi vadano a finire nelle tasche delle persone direttamente coinvolte nella gestione di lodge, alberghetti e bed & breakfast e non nei conti miliardari di speculatori stranieri. Dal campeggio keniota al lodge all’interno di una piantagione di caffè in Guatemala, dalla pensione a conduzione familiare nel Kazakistan al rifugio aborigeno in Australia, ce n’è per tutti. Quasi sempre al semplice soggiorno si abbinano visite guidate, trekking, itinerari di ecoturismo. Già, il rispetto per l’ambiente è un aspetto molto importante per chiunque desideri viaggiare in maniera etica. La rete è, come sempre, una risorsa. Esistono siti come EcoTravel che propongono mete, suggeriscono percorsi e trovano il tour operator o l’agente di viaggio giusto per il tipo di vacanza (ecologica) che si desidera fare. E poi c’è Responsible Travel, un sito che raccoglie moltissime proposte di turismo responsabile sparpagliate su tutto il pianeta. Insomma, diventare viaggiatori responsabili è possibile. Tra i siti italiani cui dare un’occhiata vale la pena ricordare: • Associazione italiana turismo responsabileSguardi oltre il confineVitaViaggi e miraggi Se siete ancora disorientati, potrà forse chiarirvi le idee la carta d’identità del viaggio sostenibile, sottoscritta da numerose associazioni attive nel campo del turismo responsabile. Suggerisco anche un utile indirizzario proposto da Repubblica sulle associazioni di volontariatro coninvolte nel circuito di turismo responsabile. Buon viaggio e buone vacanze!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

che bel lavoro ...per questo articolo e per tutto il blog, per la scelta degli argomenti e la precisione delle informazioni :-)
angela

Unknown ha detto...

A parte alcuni articoli che commentano la situazione politica locale e nazionale o problemi locali come l'ultimo taglio siepe, il resto sono informazioni rivedute prese qua e l'ha tra siti Internet e riviste che leggo. Penso che chi legga il mio blog possa prenderlo un po' come rassegna di informazioni legate ad alcuni temi.
C'è già un discreto interesse, pur essendo a luglio. Spero che da settembre ci sia un traffico maggiore.

Anche dai miei visitatori mi aspetto segnalazioni e magari articoli da pubblicare.

Ancora grazie e a presto.

Posta un commento

Related Posts with Thumbnails