lunedì 17 marzo 2008

Denigrare le ecomamme

E’ stato pubblicato nei gironi scorsi un articolo sulle ecomamme, definite angeli della pattumiera da Paola Vitali sull’Occidentale. Lo spunto per denigrare gli ambientalisti nasce da una notizia di cronaca statunitense: l’autorganizzazione di gruppi di mamme (ecomoms) con lo scopo di migliorare gli aspetti ecologici del loro lavoro quotidiano.
Vitali utilizza tecniche da manuale per mettere in ridicolo i comportamenti di queste persone. Il terzo paragrafo inizia dicendo: “Una nuova generazione di eco-ansiose, come molte di loro si definiscono, sempre più assalita dal senso di colpa per gli sprechi incontrollati che tanto male fanno a Gaia, trova la sua purificazione in un corredo di diktat che trasformano le famiglie in piccoli inferni di abitudini meticolose, nei fatti un vero e proprio lavoro. E che consacrano la Ecomamma come nuova versione della madre veramente alla moda,...”
Il paragrafo inizia dando un giudizio “eco-ansiose” su persone sconosciute, giustificato dal fatto che sono loro stesse a definirsi tali. Le parole esatte nell’articolo originale sono “I used to feel anxiety. Now I feel I’m doing something.” Ovvero: “Ero solita sentirmi ansiosa, ora sento che sto facendo qualcosa”. Il sentimento spiacevole era riferito al passato, ad un tempo precedente la partecipazione al gruppo, che ha fatto allontanare l’ansia e procurato benessere.
Si passa poi agli effetti che le mamme hanno sulla vita familiare: “diktat che trasformano le famiglie in piccoli inferni di abitudini meticolose”. Nell’articolo originale la figlia tredicenne di una ecomamma diceva di essere orgogliosa di portare il maglione in casa, d’inverno, perché sua madre aveva abbassato il termostato. Altro che piccolo inferno! Ora, pensando a cosa possa aver spinto Vitali ad esprimersi in questo modo, ho ipotizzato, senza poter giungere ad una conclusione, un suo irrisolto conflitto con la madre, lo scopo di colpire di sponda le “mamme verdi” nostrane con scopi politici, o semplicemente di ribaltare il risultato ottenuto da persone che si impegnano per dare un futuro migliore ai propri cari evidenziando la scomodità del processo. Fatto sta che ha preso una intervista e l’ha tradotta invertendo il senso delle parole originali.
Proseguendo la lettura del New York Times, Linda Buzzell (eco-terapista) spiega come “l’attivismo può aiutare a combattere la depressione, ma se veniamo presi dalla smania di salvare il mondo da soli, siamo sulla strada del fallimento e della delusione (burnout). ”Riley Dunlap, professore di sociologia della Oklahoma State University, spiega come oggi la gente preferisca questi gruppi locali e spontanei rispetto all’aderire alle grandi associazioni nazionali in auge nei decenni passati. Quello che funziona nelle ecomamme e’ il supporto reciproco, il piacere di incontrarsi e scambiare esperienze, il senso di appartenenza a un gruppo e la socialità come effetto collaterale dell’adesione ad un ideale condiviso.
Ora lo stile della Vitali: parte con due paragrafi dai toni neutri, alza i toni analizzando psicologicamente le mamme “Da eco-ansiose a eco-maniache, quindi, dal senso di colpa per il pianeta a quello per la propria inadeguatezza.” Inserisce un tocco apocalittico sul controllo demografico (mamme che abortiscono) e conclude esprimendo compassione “per la salute mentale delle donne costrette a occupare il proprio tempo concentrate su una serie pressoché inesauribile di micro-attività quotidiane eco-compatibili.”
In pratica ci sta dicendo che le persone “sane di mente” se ne fregano delle conseguenze delle loro azioni quotidiane sull’ambiente. Meglio comprare la prima cosa che capita che perdere tempo a informarsi. Meglio evitare di trasmettere i propri valori con l’esempio, per non creare un inferno domestico. Meglio andare da uno strizzacervelli che trovare conforto gratuito tra i propri conoscenti o iniziare a cambiare il mondo in meglio partendo dal proprio piccolo orto.
Concordo con lei quando conclude che “dovremmo invece preoccuparci, se il fenomeno dovesse diffondersi dai salotti dell’Alliance delle mamme verdi fino ai parchi giochi delle nostre città”. Certo che per Vitali sarebbe fonte di preoccupazione assistere all’auto-organizzazione di una parte fondamentale della popolazione, che ha voglia di capire e di non limitarsi a quello che dice la pubblicità e di sviluppare senso critico.

2 commenti:

CITTADINO ha detto...

Segnalo la mail inviata al Consigliere De Angelis
***

Caro De Angelis,
mi sembra che l'opposizione a Garbagnate si sia definitivamente addormentata, o mi sbaglio?
Con le importanti questioni che sono sul tappeto non si sente una voce dai banchi della minoranza.
Quali questioni?
Eccone alcune:
- il licenziamento dei dipendenti ASM e la liquidazione prossima ventura dell'ASM stessa (spogliata di tutti i servizi, con altri licenziamenti all'orizzonte);
- la privatizzazione delle refezioni scolastiche che sta avvenendo con un capitolato di gara scandaloso che non garantisce affatto i dipendenti comunali e che regala il centro cottura ai privati;
- la prossima privatizzazione del centro sportivo: cos'altro è la proposta di una iniziativa di project financing da 11 milioni di euro per costruire il palazzetto e le piscine? Per quanti anni dvrà essere dato in gestione il centro?
- la piazza di Bariana (sogni faraonici di un Sindaco che taglia i servizi e aumenta e tasse, ma che non lesina investimenti per fare il proprio monumento. E poi, chi ha redatto il progetto? Perchè non risulta alcun incarico?)
- le rotatoria: come sopra; chi ha redatto i progetti pubblicati sui giornali? Dov'è l'incarico?
- i favori: alla IASG, associazione creata da Marone viene regalato l'uso di un negozio comunale; al sig. Marras, noto commerciante locale, viene rimborsato il deficit di una fallimentare festa dell'uva elargendo 3000 euro senza giustificativi (e se avessero avuto utili?); alla Neologistica (azienda associata IASG) viene fatto il regalo di abbandonare un giudizio che potrebbe portare danno economico rilevante al Comune; alla attuale presidente della IASG viene assegnata l'Hinterfiera (alvo poi far marcia indietro al primo insorgere di polemiche); al fratello del Sindaco e alla sua AVROS vengono elargiti contributi ingiustificati (per una nobile causa? beh, ce ne sono tante, perchè quella del fratello del Sindaco); l'arch. Toresini (insieme a Pellegatta, fratello dell'assessore?), che fa parte del direttivo della IASG, sta preparando i progetti per la cementificazione di Santa Maria Rossa e delle residue zone agricole; ...
- il Sindaco promette di vendere l'area del campo di calcio di via dei pioppi e poi smentisce (ma atti ufficiali son lì a dimostrare il contrario);
- Si tagliano i servizi ai cittadini ma si aumentano le spese per glorificare Marone;
E potrei continuare per un bel po'.

Ma sembra che tutto questo stia sfuggendo all'opposizione.
Allora ci si chiede: ma che ci state a fare in Consiglio Comunale? Che ci sta a fare il consigliere Crucitti nei banchi dell'opposizione quando poi partecipa all'iniziativa (in chiaro stile socialista craxiano) de il Poliedro (vedi: www.il-poliedro.org)?
Se non siete in grado di affrontare questa dura battaglia con chi sta smantellando Garbagnate dovreste avere il buon gusto di dimettervi. O no?
Saluti

LR

Anonimo ha detto...

Le denigrazioni di questo tipo oltre che ad offendere e ridicolizzare gli ambientalisti, sortiscono proprio questo effetto peggiore. Risultano consolatorie ed assolutorie per quelle coscienze che faticano a svegliarsi, ma che in qualche modo sono solleticate e sollecitate dai temi propri dell’ambientalismo e del consumo critico e verso cui oppongono ancora resistenza. In effetti la vera ansia che sembra trasparire è l’ansia dell’autrice che paventa il diffondersi della Ecomamma come fenomeno “veramente alla moda”.
angela

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