giovedì 6 novembre 2008

Comune italiano a crescita zero

Basta cemento, basta nuove costruzioni, basta vedere il territorio rosicchiato dall’edilizia. Cassinetta di Lugagnano, comune di circa 1800 abitanti in provincia di Milano ha deciso un Piano Strutturale Comunale a crescita zero e per questo ha vinto il Premio Nazionale dei Comuni virtuosi nella sezione “gestione del territorio”.
Il Sindaco Domenico Finiguerra è stato eletto nel 2007 in una lista civica e la decisione di adottare la “crescita zero” è pienamente condivisa dai suoi concittadini che lo hanno approvato dopo aver partecipato a numerose assemblee pubbliche e dunque per i prossimi 5 anni non sono previste nuove costruzioni.
Cassinetta di Lugagnano è nel Parco Lombardo della Valle del Ticino in un area fertile che va da Melegnano a Legnano. Dice il Sindaco Finiguerra nella sua relazione presentata ai Colloqui di Dobbiaco 2008:
Così, nelle aree agricole a sud della Provincia di Milano, spesso si posano gli occhi dei grandi imprenditori immobiliari e degli speculatori. E nelle zone di maggior pregio, l’attenzione è ancora più grande. E’ infatti certamente più attraente un insediamento residenziale nei pressi di una riserva naturale, magari tutelata dall’Unesco, rispetto ad una villetta a schiera nella periferia già urbanizzata di Milano.
In accordo con i suoi cittadini è iniziato uno scambio di idee e proposte che aiutasse il Sindaco e i suoi amministratori a trovare le risorse necessarie a compensare le fiscalità che non sarebbero entrate da nuova urbanizzazione.
La prima scelta è stata quella di ridurre le spese: nessuno staff per il primo cittadino e per gli assessori, niente ufficio stampa, l’unica auto blu è una Panda verde e ognuno si muove con i propri mezzi, treno o bici. E un passo è stato fatto anche verso la “finanza creativa”.
Ad esempio il numero dei matrimoni celebrati a Cassinetta è cresciuto notevolmente grazie anche ai luoghi incontaminati che si prestano come splendida cornice al giorno più bello e dunque Sindaco e assessori sono a disposizione della celebrazione nelle ville settecentesche anche in orari strani (ma a prezzo maggiorato).
Dal lato edilizio così l’amministrazione è riuscita a recuperare e riutilizzare edifici già esistenti; ha programmato piste ciclopedonali per disincentivare l’uso dell’auto e ha iniziato progetti per la tutela e valorizzazione del patrimonio paesaggistico e per la salvaguardia dell’agricoltura. Dice il Sindaco Finiguerra:
Consumo di suolo che talvolta diventa spreco: sono centinaia i capannoni vuoti e le case sfitte. Tutto suolo rubato all’agricoltura, senza nessun beneficio, né sull’occupazione né sulla qualità della vita dei cittadini.

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