domenica 31 maggio 2009

La rivoluzione economica parte dal consumatore

Intorno a noi sta accadendo una rivoluzione e rischiamo di non accorgecene, anche quando ne facciamo parte. L'indagine che Coldiretti ha commissionato evidenzia che nell'ultimo periodo il 53% degli italiani ha cambiato le sue abitudini di consumo, tende ad abbandonare il supermercato tradizionale per privilegiare i mercati rionali, le bancarelle e soprattutto gli acquisti diretti dai produttori, il che significa "farmers market", cioè i mercati gestiti direttamente dai produttori, e i Gruppi d'Acquisto Solidale (GAS), forme di consumo alternative che hanno avuto nell'ultimo anno un vero e proprio boom. Questo cambiamento non si spiega solo con la crisi economica, con la ricerca di prodotti a buon mercato, ma anche e forse soprattutto con l'aspirazione a uno stile di vita che migliori sia il benessere individuale che quello sociale e ambientale.
Sta accadendo che quello che volonterosi e intelligenti pionieri hanno cominciato a fare già da diversi anni, come il commercio equo e solidale, l'agricoltura biologica o i gruppi d'acquisto solidali, e che sembravano ai più solo interessanti esperimenti di minoranza, sono diventati nel frattempo i pilastri di un fenomeno di massa, di una rivoluzione che sta cambiando profondamente le abitudini, le relazioni tra le persone e lo stesso lavoro dei produttori. Come nel caso della rete di GAS milanesi che non si è limitata a comprare prodotti agricoli, ma ha commissionato ad agricoltori piemontesi la coltivazione, su terreni da tempo abbandonati, di quella certa qualità di patate ormai cancellata dalla omologazione forzata del mercato.
L'economia sociale non è più solo una utopia, o teorie forse attraenti ma inattuabili. Al contrario, credere di poter all'infinito riproporre il consumo di natura, di territorio e di socialità che abbiamo avuto nel secolo scorso, che è il motore di base del capitalismo moderno in crisi, appare a un numero crescente di persone un'utopia terrificante, un incubo dal quale è urgente svegliarsi anche grazie a questa grande diffusione pratica dei nuovi stili di consumo.

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