giovedì 4 giugno 2009

La scomparsa del territorio e del potere d'acquisto

La popolazione mondiale delle città ha superato di gran lunga quella delle campagne. Qualsiasi strategia economica, sociale, ambientale, energetica deve necessariamente passare dalla città.
Cemento e asfalto continuano a divorare territorio, a volte legalmente a volte aggirando le leggi, altre volte ancora, le leggi si cambiano per sanare. Non ci sarebbe nulla di male se si mantenesse un equilibrio. Da Nord a Sud la situazione è sempre la stessa: la città, anche se la popolazione non cresce o cresce di poco, si sviluppa mangiando terreni agricoli, che se producono agricoltura o sono semplicemente paesaggio valgono poco. Se invece si decide di costruirci sopra, valgono di più.
E così all'improvviso la vita costa di più: case, affitti, cibo. In pratica è la destinazione del territorio che determina il valore della comunità che ci sta sopra. Per fare un esempio su Garbagnate Milanese dove vivo: se probabilmente costruiranno nuove residenze sugli attuali terreni agricoli della via Biscia, il valore totale del territorio garbagnatese aumenta, ma anche i valori immobiliari di tutta Garbagnate.
Cosa succede pero' quando si rompe il rapporto tra quanto guadagniamo in stipendio o pensioni e il valore della casa dove viviamo? Cioè quando il valore immobiliare supera quello della comunità? Cosa accade a Garbagnate Milanese quando il valore immobiliare supererà il valore in redditi lavorativi dei garbagnatesi?
In questa puntata di Report da poco andata in onda e qui divisa in due parti, si mettono in evidenza questi problemi in modo semplice e chiaro e come sempre ci si fa del male confrontandosi con quanto accade in Francia e in Germania.

Prima parte


Seconda parte


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