sabato 4 luglio 2009

Emergenza rifiuti in Sicilia prevista da tempo

Tra qualche mese anche io staccherò la spina e andrò in ferie. Come ogni anno tornerò in Sicilia e come ogni anno vedrò cose che vorrei non rivedere.
Fermo restando che le cose da vedere e godere in Sicilia, superano di gran lunga i lati negativi, le notizie di questi giorni sulla situazione rifiuti mi rattristano. Soprattutto perchè si sapeva da qualche anno che sarebbe andata a finire così. Lo sapevano tutti i siciliani.
In molti comuni siciliani la spazzatura è in mezzo alla strada e il Governo regionale dichiara apertamente la propria inadeguatezza, mentre il Premier prende atto della disastrosa gestione che il centrodestra ha prodotto nell’isola elargendo dalle casse statali ulteriori fondi per coprire i buchi di amministrazioni dolosamente incapaci.
Oltre un miliardo di debiti accumulati dagli ATO, organizzazioni mangia soldi nelle cui poltrone il centrodestra siciliano ha inserito trombati e portaborse. Nelle aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina ormai il sistema è al collasso con la spazzatura accumulata ovunque, netturbini senza stipendio sono in sciopero paralizzando la raccolta. In alcuni paesi i cittadini si rifiutano di pagare le bollette aumentando i problemi finanziari.
Nessuna delle 12 discariche pubbliche attive si è adeguata alla norma nazionale per la realizzazione degli impianti di pretrattamento per separare secco e umido, altre sono prive di autorizzazione e la Sicilia è stata condannata dalla Corte di giustizia europea. La raccolta differenziata è ferma al 6%.

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