mercoledì 15 luglio 2009

Ho scelto Partito Democratico

Da un po' di tempo vado dicendo, anche su questo blog, che prima o poi sarei dovuto tornare ad un intervento più attivo in politica. Gli ultimi accadimenti hanno accelerato i miei pensieri e le mie decisioni. Infatti era mia intenzione prendere una decisione ad inizio 2010, ma l'occasione mi ha portato ad anticipare.
La mia decisione è stata quella di tornare a fare politica attiva tesserandomi nel Partito Democratico. L'occasione è il prossimo congresso nazionale per la nomina del segretario e con lui spero una linea politica ben definita e di lungo periodo.
Miei amici e conoscenti si divideranno su questa mia scelta, ma le motivazioni su cui ho riflettuto a lungo dovrebbero aiutarli ad incoraggiarmi nella mia scelta e a darmi una mano nel raggiungere i miei e i loro obiettivi.
La motivazione che mi ha portato ad aprire questo blog 2 anni fa, è la base di tante mie scelte e pure di quest'ultima. Ho sempre ritenuto importante e molto più produttivo istaurare un dialogo con persone che non la pensano esattamente come me, per una crescita personale e per la voglia di vedere se i miei pensieri possano essere condivisi anche da altri dopo un po' di approfondimento. Senza modestia, spesso è così.
Ritengo che oggi il Partito Democratico sia l'unico partito italiano che, grazie ad uno statuto pur da rivedere e semplificare, permetta l'applicazione di una sorta di partecipazione e di dialogo (democrazia) con gli elettori e i cittadini più legata ai processi decisionali interni. In questa qualità il mio obiettivo sarà quello di introdurre nelle discussioni interne al Partito Democratico tutto quello che in 2 anni ho scritto in questo blog e che da sempre ho discusso con amici e conoscenti.
E' mia intenzione non cambiare di una virgola la linea seguita per gli articoli di questo blog ne di quello urbano di Garbagnate Milanese, una linea che rispecchia fedelmente i miei pensieri su come vorrei il mondo e su come vorrei Garbagnate Milanese. Una linea che rispecchia il mio modo di istaurare il dialogo, il più possibile pacato e aperto ad accogliere critiche, correzioni e suggerimenti per migliorarsi, costruttivo e ricco di proposte lungimiranti e delle quali si valutino sempre le conseguenze alla loro realizzazione. Questa sarà la mia modalità di dialogo interno al partito, ma con l'obiettivo di portare il mio contributo indirizzando la politica verso soluzioni da me condivise ed esposte in queste pagine.

In seguito ad alcune mie posizioni critiche, qualcuno mi ha classificato come facente parte di quella fetta di italiani schedati come "antipolitici" di cui Beppe Grillo si sarebbe fatto portavoce. Probabilmente le stesse persone penseranno che la mia scelta sia legata a quella di Grillo. Sbagliato!
La mia scelta è avvenuta prima di quella di Grillo e comunque non mi riconosco nella politica di Grillo. Nel blog Arvalia di Carmelo Cannarella ho postato quello che penso in merito e su quanto accade in questi giorni: "Il paragone tra Grillo e un qualunque cittadino onesto che voglia iscriversi ad un partito non regge.
Primo perchè Grillo non è un cittadino qualunque. Secondo perchè Grillo ha denigrato e ridicolizzato il PD da sempre e continua a farlo tuttora sfruttando però uno statuto che rende il PD più democratico di tutti gli altri. Quindi le motivazioni di rifiuto da parte dei dirigenti del PD nei suoi confronti non sono del tutto illegittime.
Perchè Grillo non si iscrive in IdV con il qual sembra esserci tanto feeling? Forse perchè IdV è un partito padronale e Di Pietro dovrebbe mettersi da parte?
Grillo sta facendo scena con molta poca serietà. Peccato perchè condivido molte delle cose che dice e che lui stesso ricicla da noi."
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Comunque sia, l'antipolitica non esiste. E' solo una delle tante parole coniate (es. giustizialismo) da una stampa e da una politica di basso livello. Gli unici antipolitici che si possono definire tali sono gli anarchici. Esiste la politica e i cittadini che ne criticano (me compreso) il modo con la quale viene fatta o i risultati.
Io ritengo che la politica sia amministrare bene nell'interesse di tutti e per questo penso che sono molti cattivi amministratori che hanno portato ad un sempre più ampio dissenso e distacco nei confronti della politica. Ma senza influenzare la politica con le nostre scelte o la nostra azione attiva, come si può pensare di migliorare la nostra vita presente e futura? L'alternativa è l'isolamento o subire passivamente un mondo creato da altri.

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