lunedì 2 novembre 2009

Bestie della società

Carmelo nel suo blog cerca aiuto per capire qualcosa della squallida vicenda avvenuta a Montalto (Stupro di Montalto: qualcuno mi aiuti a capire...).
Non credo di essere in grado di dare una spiegazione razionale a qualcosa che non sembra esserlo. Ma voglio portare due esempi di realtà che avvengono spesso.
Durante i fine settimana, capita spesso che lungo le autostrade vicine alle mete del sabato sera, si appostino pattuglie di carabinieri e polizia stradale per effettuare controlli. Spesso i controllati sono giovanissimi e diverse volte capita che non essendoci nessuno degli occupanti in grado di guidare l'auto, questa debba essere sequestrata secondo il codice della strada.
In questi casi, vengono avvisati i genitori dei giovani perchè possano accompagnare i figli a casa. Nella quasi totalità dei casi le scene sono di insulti nei confronti delle forze dell'ordine che sequestrano i mezzi e non di rimprovero per i figli che si sono messi al volante alticci se non peggio.
Altro esempio sono gli episodi che spesso capitano in alcuni quartieri di Napoli, di Catania, di Bari o di Palermo. Quando le forze dell'ordine cercano di arrestare malviventi pregiudicati che si rifugiano nel proprio quartiere e sono difesi da tutto il vicinato.
Nella vicenda di Montalto, mi chiedo se la reazione del Paese sarebbe stata diversa se i numeri fossero invertiti: uno stupratore per otto violentate. Credo che il singolo avrebbe rischiato il linciaggio. Otto ragazzi vogliono dire otto famiglie e chissà quanti parenti e amici che si sono chiusi in se stessi facendosi forti del numero e non riuscendo ad immaginare la possibilità che otto ragazzi abbiano sbagliato tutti insieme. In pratica si sono trasformati in un branco più grande che ripete lo stesso errore del branco che voglio proteggere.
Ma piuttosto che parlare del dopo, io mi chiedo quale sia la prevenzione per evitare che certi fatti accadano? Quali sono i valori che in termini di rapporto tra uomo e donna i media mostrano ad adulti e ragazzi?

1 commenti:

Carmelo Cannarella ha detto...

Io ho l'impressione che si sia perso quasi del tutto il senso del "reale". Ho scritto sul blog di un'amica che la cosa che noto in questi ultimi anni è un'esplosione si stupidità sistemica collettiva assurta a forma di governo. Governo del Paese, governo dei paesi, delle città, delle regioni, governo della quotidianità, governo di sè stessi... La cosa che ho notato guardando le immagini di Montalto (il cui senso continua a sfuggirmi totalmente) è che le persone si sono comportate esattamente come se partecipassero ad un reality show o a uno di quei programmi spazzatura dove tutti litigano ed urlano "senza vergogna". In pratica le persone hanno assunto i modelli comportamentali di questo tipo di TV facendoli assurgere a "pattern" culturali. In breve non c'è più distinzione fra la realtà e la finzione televisiva perchè questa si è imposta su tutto. Il risultato è che non si discute più con uno scambio di argomentazioni, ma si aggredisce e si urla come fanno i politici o come fanno i tronisti e le ballerine, perchè questo è considerato "normale": alla fine si può anche arrivare al sovvertimento completo dei valori e a non provare più vergogna. Come è avvenuto negli esempi che citavi o a Montalto dove l'unica persona che diceva cosa sensate (una donna) è stata aggredita ad urli ed insulti finendo per passare per una "disadattata"...
In questo clima di stupidità senza vergogna alla fine chi è fuori dal sistema culturale televisivo è un "disadattato"...

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