giovedì 18 marzo 2010

Arriverà la patata OGM in Italia?

no ogm La notizia della patata OGM approvata per la produzione dall'Unione Europea, ha ancora una volta diviso tra favorevoli e contrari. Ancora una volta, tra i favorevoli si schierano parecchi, ma non tutti, studiosi e scienziati italiani.
Come laureato in una Facoltà di Scienze, quindi molto vicino al mondo scientifico, anche se non di ricerca, dovrei anche io essere tra i favorevoli, ma invece no. Proprio perchè conosco cosa vuol dire fare ricerca in campo scientifico, sono favorevolissimo a che la ricerca e lo sviluppo in Italia siano maggiormente finanziati rispetto alla miseria degli investimenti di oggi. Ma non tutti i risultati della ricerca sono rose e fiori. E' giusto che l'uomo conosca e sviluppi il più possibile la conoscenza e la sfrutti per acquisire nuova conoscenza od ottenere dei benefici da essa. Altrettanto giusto che questi benefici siano reali, quantificabili, a disposizione di tutti, senza rischi sottovalutati, senza conflitti d'interesse.
Storicamente sono stati fatti gli stessi errori con valutazioni superficiali che hanno portato l'uomo a dichiarare pericoloso lo sfruttamento di scoperte. Basti pensare all'amianto, ai raggi X, al DDT. Proprio gli scienziati dovrebbero essere tra gli uomini, quelli più portati a porre maggiore attenzione alle esperienze del passato, in particolare quelle negative.
Proprio nel caso della patata OGM, come delle altre colture OGM, non esistono ne risultati scientifici attendibili dell'assenza di rischi con il consumo su larga scala, ne motivazioni reali del bisogno. Di certo si sa che alcuni esperimenti di laboratorio con topi hanno avuto risultati non confortanti (sviluppo di tumori), ma si è detto che i topi non sono attendibili, perchè diversi dall'uomo. Questo è il modo di sperimentare: si ottiene il risultato voluto dichiarando quel che si vuole ottenere, un po' come con le statistiche.
Inoltre è anche dimostrato che l'uso degli OGM non porta ad una maggiore produzione, ne alla diminuzione dell'uso di pesticidi. Piuttosto il contrario, con l'impoverimento e avvelenamento progressivo dei terreni e delle falde acquifere.
Il Ministro delle politiche Agricole Zaia, si è dichiarato contrario alla liberalizzazione degli OGM in Italia, peccato che sia candidato alla presidenza della Regione Veneto con buone probabilità di essere eletto. Visto che Bossi ha già dichiarato che questo Ministero deve rimanere ad un leghista, sembra che il possibile sostituto sia Cota se dovesse perdere in Piemonte. Berlusconi aveva però già fatto il nome di Galan, Presidente uscente della Regione Veneto. In ogni caso sarebbe bello sapere da Cota o Galan cosa ne pensano loro sul tema e quali siano le loro intensioni.

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