lunedì 10 maggio 2010

Appello per una direttiva europea anti discriminazione

Mondo In Europa esistono degli standard minimi anti discriminazione solo in ambito lavorativo, ma non in tutti gli altri ambiti. Ogni Stato ha le proprie leggi, ma con notevoli differenze tra loro, come ben sappiamo noi italiani.
Amnesty International ha iniziato una petizione da indirizzare al Governo tedesco che è contrario alla nuova direttiva che eliminerebbe queste differenze.
La Germania garantisce protezione alle vittime di discriminazione nel suo territorio, ma sostiene che l'attuale legislazione anti discriminazione europea si è dimostrata inefficace e che non vi sono le basi legali per agire in alcuni dei settori cui fa riferimento la proposta di nuova direttiva.
Non la pensa così Amnesty International la quale sostiene che studi indipendenti hanno dimostrato che la Direttiva sull'uguaglianza razziale ha migliorato significativamente la protezione nei confronti della discriminazione basata sulla razza in molti Paesi dell'Unione Europea. Inoltre, l'articolo 19 del Trattato di Lisbona conferisce un chiaro mandato a svolgere le azioni necessarie per combattere la discriminazione basata su sesso, razza od origine etnica, religione o credo, disabilità, età e orientamento sessuale.
Da questa pagina potete aderire: Unione Europea: uguale trattamento per tutti subito!

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