giovedì 6 maggio 2010

Convinti o informati?

punto domanda Capita fin troppo spesso che si faccia confusione sugli obiettivi di una corretta comunicazione. Con gli obiettivi sbagliati, è una conseguenza logica che le modalità utilizzate per comunicare siano anch'esse sbagliate.
Sentire il Presidente del Consiglio Berlusconi dichiarare: "Dobbiamo fare una vasta opera di convincimento sulla sicurezza delle nuove centrali nucleari", mi fa capire che l'obiettivo è sbagliato e quindi pure le modalità utilizzate per comunicare con gli italiani. Naturalmente dal mio punto di vista. Infatti l'obiettivo del Governo è chiaro e corretto per loro.
Gli italiani devono essere convinti o informati per farsi una loro idea?
In un'ottica di marketing di un prodotto da vendere (Berlusconi è un maestro in questo), gli italiani non devono essere informati, ma essere convinti della bontà del prodotto. Quindi per vendere il prodotto nucleare in Italia, ci si pone l'obiettivo di convincere gli italiani, non di informarli.
Questa politica di comunicazione avviene ormai a tutti i livelli amministrativi e un esempio concreto l'abbiamo avuto recentemente nel nostro piccolo a Garbagnate Milanese. Il Sindaco Marone e la sua Gianta, convinti della bontà di realizzare un albergo-ristorante nel Parco delle Groane e un palazzo di 10 piani in centro al paese, più volte ha accusato la cittadinanza di non comprendere. Ogni incontro orgnaizzato con la cittadinanza per discutere dei progetti si traducevano in opere di convincimento più che d'informazione, con la conseguenza di ottenere l'effetto contrario e arrivare alla fine per vedersi bocciati tutti i progetti.
Adesso a Garbagnate è in ballo la discussione per il centro commerciale in pieno centro cittadino, ma visti gli esiti precedenti e i contrasti interni che hanno portato il PDL locale dalla maggioranza all'opposizione, la Giunta in carica evita qualunque discussione aperta sull'argomento.
Purtroppo, 25 anni di politica italiana fatta da un abile venditore, hanno trasformato il modo di amministrare ciò che è pubblico in qualcosa che somiglia più a un'agenzia pubblicitaria. Annunci e proclami che non si realizzeranno mai, aiutano a distrarre l'attenzione su argomenti importanti che vengono portati avanti quasi di nascosto. Quando l'argomento diventa di pubblico dominio, si passa all'opera di convincimento il cui principio di base è convincere qualcuno di avere un bisogno che solo in quel modo può essere soddisfatto. Nella maggior parte dei casi non esiste neppure il bisogno.

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