martedì 18 maggio 2010

Una nuova autostrada adriatica

Tra i porti di Venezia, Alessandria d'Egitto e Tartous in Siria nasce una nuova autostrada del mare.
L'Unione Europea ha finanziato il progetto con l'obiettivo di creare una rotta che di trasporto merci da e per il medio oriente, in particolare con rotte che partissero da luoghi di produzione ortofrutticoli. Fortunatamente un obbligo per il finanziamento del progetto è stato la sostenibilità ambientale.
In realtà qualche dubbio sulla rotta marittima come ambientalmente sostenibile c'è. Infatti, rimane sempre l'eterno problema di riempire i container sia all'andata che al ritorno. Rimane il fatto che la nuova rotta al momento non sostituisce ma si aggiunge alle vecchie rotte terrestri. Rimane la poca evoluzione motoristica delle navi che rimangono altamente inquinanti.
E' anche vero che se da parte dell'Unione Europea non ci fosse stato il vincolo della sostenibilità, probabilmente la nuova rotta sarebbe stata realizzata con un cargo aereo, ben più inquinante.
Inoltre la nave che verrà utilizzata può trasportare contemporaneamente fino a 200 camion, 80 auto e 400 passeggeri in 68 ore di viaggio. Tutti tolti dalle strade una volta alla settimana.
La speranza è la presenza della nuova rotta alternativa invogli il suo utilizzo e la nave sia riempita in entrambe le direzioni e in qualunque stagione, anche quando la stagione dell'ortofrutta finisce.

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