lunedì 15 novembre 2010

Primarie milanesi positive o negative?

Ci si può fare del male anche in occasione di operazioni altamente democratiche come le pruimarie per la scelta dle proprio candidato? Si e il Partito Democratico ci riesce benissimo.
Condivido l'analisi di Civati sulla buona scelta di Boeri come candidato nelle primarie milanesi e sulle cattive modalità di gestione del partito nei suoi confronti e nei confronti degli sfidanti.
Confermo la mia idea che Boeri avrebbe avuto delle possibilità maggiori senza l'appoggio ufficiale del PD.
Preferisco commentare poco le dichiarazioni di Cacciari. Spesso mi piacciono le sue analisi e le sue critiche, ma la sua proposta di appoggiare Albertini ha la stessa valenza di appoggiare Tremonti per sostituire Berlusconi. Fuori discussione, sarebbe un suicidio della poca dignità politica rimasta.
I problemi ci sono e sono evidenti. Ad un anno dalle primarie di partito, poco o nulla è cambiato nell'organizazzione e nella modalità di gestione. Piuttosto, l'esito delle primarie ha sancito questa modalità di essere. Qualcuno si chiede come mai in un anno le percentuali di preferenza del PD sono le uniche che non si schiodano di un punto? La credibilità si sta riducendo e si fa prima a perderla che recuperarla. Le parole non bastano più, sono i fatti che devono essere coerenti.
Le dimissioni dei dirigenti lombardi sono un atto responsabile, ma non sufficiente in quanto i dirigenti sono solo rappresentanti di un pensiero maggioritario dentro il partito, evidentemente minoritario nel suo elettorato.

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