martedì 22 marzo 2011

Dall'ICI all'IMU

Con l'introduzione del federalismo fiscale, a partire dal 2014 ci sarà il passaggio dall'ICI all'IMU (da imposta comunale a municipale).
Probabilmente tutti vi chiederete qual'è la differenza, anche io me lo chiedo enon riesco a darmi una risposta se non propagandistica. Di fatto, per non aumentare l'attuale imposta, la si elimina e se ne introduce una nuova con aliquota base più alta.
L'IMU partirà da un'aliquota base del 7,6 per mille e potrà essere aumentata fino ad un massimo del 10,6 per mille. L'aspetto assurdo è che le conseguenze peggiori, per chi dovrà pagare, si avranno dove le amministrazioni locali hanno deciso di mantenere al minimo l'ICI. Si stima che in Valle d'Aosta si avrà un incremento medio del gettito del 73,5%, in Sardegna del 29,1% e in Friuli Venezia Giulia del +24,7%.
Poi c'è la Lombardia che in Italia ha la più alta concentrazione di imprese e partite IVA e che applicando l'aliquota base dell'IMU avrà un incremento medio del 22,9% di introiti.
A dire il vero, il Decreto prevede che le amministrazioni locali possano diminuire l'aliquota base fino al 4,6 per mille. Ma considerata la situazione economica della maggior parte dei Comuni italiani, considerata la prevista esenzione dall'IMU per gli enti ecclesiastici e l'abolizione di altre imposte locali, è impossibile aspettarsi tali riduzioni.

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