martedì 12 aprile 2011

L'Europa vuole diffondere i derivati da animali clonati

Purtroppo dal Parlamento europeo non arrivano solo belle notizie e in particolare nell'ambito alimentare pare ci siano scontri con poteri economici enormi.
Da consumatore critico convinto, l'ultima notizia mi lascia alquanto disgustato. Il Parlamento europeo ha bocciato la proposta sul divieto di commercializzazione di nuovi tipi di alimenti basati sulla lavorazione di animali riprodotti con le tecniche di clonazione.
La proposta aveva lo scopo di garantire una maggiore sicurezza sugli alimenti con il divieto dell'uso di animali clonati e l'introduzione graduale di etichette informative per aiutare i consumatori nella loro scelta. Ulteriore scopo era quello di introdurre una tracciabilità più accurata, tramite la creazione di un albero genealogico per gli alimenti di derivazione animale.
Con questa bocciatura sono stati persi tre anni di negoziati durante i quali hanno prevalso scarsezza politica, interessi nazionali e interessi economici di grossi gruppi industriali. Adesso, per potere rivedere un'altra proposta legislativa in materia si dovrà attendere altri tre anni. Nel frattempo sulle tavole euroee ci saranno latte, yogurt, carne e salumi (questi ultimi non nella mia tavola!) provenienti da animali clonati, senza che sulle etichette ci sia scritta qualche info aggiuntiva.

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