giovedì 12 gennaio 2012

A volte la pubblicità fa bene: Plasmon contro Barilla

Negli ultimi giorni del 2011 c'è stata una diatriba non da poco tra due marchi alimentari molto conosciuti nel mercato italiano e non solo: Plasmon e Barilla.
In Italia è da un po' che si vedono (anche se raramente) pubblicità comparative dove qualche marchio mette a confronto il proprio prodotto con quello della concorrenza per risaltarne le qualità. Ma questa volta, la Plasmon che ha preso l'iniziativa, nella sua pubblicità comparativa si spinge oltre e informa i propri consumatori (i genitori dei bambini) che i prodotti concorrenti possono essere pericolosi perchè non adatti nel periodo da 0 a 3 anni: "Molte mamme usano pasta per adulti anche per bambini con meno di tre anni. Questa pasta può contenere livelli di contaminanti anche molto superiori ai limiti di legge stabiliti per bambini di questa età".
Ed è vero! Gianna Ferretti, sul proprio blog spiega perchè i prodotti della linea "Piccolini" Barilla non sono adatti a bambini con meno di 3 anni: Pubblicità comparative e sicurezza alimentare. Personalmente, a leggere quel che contengono questi prodotti, anche se per adulti, ho una ragione in più per utilizzare solo prodotti biologici.
La risposta della Barilla è stata immediata, ma scomposta e con arrampicate sugli specchi come la contro pubblicità che ha diffuso: "Le mamme italiane sanno quello che fanno",  e dicendo che non si possono fare confronti tra prodotti destinati a fasce diverse di consumatori. Peccato che questa differenza non sia ben indicata e molti italiani usano questi prodotti anche per neonati. Una dimostrazione è data dagli spot pubblicitari Barilla dove si accostano i propri prodotti anche con neonati.
Sommersa dalle critiche, alla fine Barilla ha deciso di aggiungere subito l'informativa "Per consumatori sopra i tre anni" negli spot e di aggiungerla nelle nuove confezioni che saranno sugli scaffali non prima della prossima primavera.

1 commenti:

Unknown ha detto...

Il Tribunale di Milano ha confermato il provvedimento d'urgenza pronunciato in data 3 dicembre 2011 che ha giudicato "illecita la pubblicità comparativa di Plasmon (gruppo Heinz) nei confronti di Barilla, perché raffronta prodotti tra di loro non omogenei, oltre che denigratoria ed ingannevole".
Sarà vero, ma la pubblicità comparativa della Plasmon ha permesso di evidenziare il comportamento scorretto e pericoloso di Barilla che pubblicizza prodotti non adatti ai bambini con bambini. Altrimenti Barilla non avrebbe risposto aggiungendo la dicitura richiesta sui suoi prodotti.
Dal punto di vista del consumatore, la pubblicità comparativa è servita a sopperire alla mancanza dell'Antitrust.

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