giovedì 7 marzo 2013

Si ricomincia con il Partito Pirata Italiano

Questa settimana mi sono iscritto al Partito Pirata Italiano.
Già da qualche mese stavo considerando questa scelta, ma adesso è arrivato il momento di agire.
Perchè il PPIT?
Perchè rispetto a tutte le altre realtà politiche del momento, il PPIT è quanto di più democratico possa esistere. Alcuni ruoli per l'organizzazione, ma nessuna struttura gerarchica decisionale.
Nel PPIT il motto "uno vale uno" è reale. Non c'è un leader proprietario del simbolo.
Anche quanto scritto nello Statuto e nel Manifesto mi soddisfa in quanto vicino ai miei pensieri e nei prossimi giorni ne riporterò qualche stralcio.
Nel frattempo si sta formando una bozza di programma che può non soddisfare del tutto su alcuni punti, ma quel che conta è il metodo democratico con il quale si sta formando. Nessun leader li ha imposti, ne 5 o 20 riuniti in un salotto. Sono stati proposti, discussi e votati in rete in modo che gli iscritti di tutta Italia potessero partecipare.
Il PPIT nasce dall'esperienza positiva e già avviata in Svezia e Germania. Qui c'è ancora tanto da fare dal punto di vista organizzativo e di programma, ma con calma e senza fretta si può costruire un bella realtà. Quanto meno evitando di essere eletti in Parlamento senza avere ancora deciso come prendere le decisioni (cosa che sta accadendo al M5S).

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