giovedì 12 luglio 2007

Meglio il rubinetto

L’acqua? Meglio quella del rubinetto. Le bottiglie di plastica inquinano. Dopo il milione di alberi annunciati per rinverdire New York, altra uscita ecologista del sindaco Michael Bloomberg. “Dimenticatevi la minerale e bevete l'acqua che sgorga direttamente in casa vostra”. Il tutto mentre a Roma il Forum italiano dei movimenti per l'acqua ha consegnato al Parlamento una raccolta di firme, in tutto più di 400 mila, per chiedere una legge che tuteli come patrimonio pubblico l’oro blu. Il primo cittadino di New York fa sul serio, come riportano i quotidiani italiani. L’acqua del rubinetto è sicura, gradevole, pulita, costa meno di quella imbottigliata, è più pratica. E soprattutto: permette di risparmiare e ridurre la produzione di montagne di vetro e di plastica. C’è già uno slogan, “Prova l'acqua del rubinetto”, che è diventato una campagna pubblicitaria per convincere i newyorkesi a bere in modo responsabile. Da tempo sui tavoli dei ristoranti della salutista California le brocche di acqua nostrana hanno preso il posto delle bottigliette di minerale. E anche a New York i primi a rispondere alla svolta ecologista sono stati alcuni ristoratori che hanno deciso di servire solo acqua del rubinetto. A puntare il dito contro gli svantaggi del mineral water style sono gli ambientalisti statunitensi e non: quattro bottiglie di acqua minerale su cinque finiscono in discarica; il processo di produzione contribuisce al surriscaldamento globale. Per non parlare del trasporto, anch’esso inquinante. Finché l'invito a bere acqua del rubinetto era solo una faccenda ecologista era una cosa, ma adesso che l'appello arriva dal governo della città delle città insorgono le aziende dell'acqua minerale, rileva il Corriere della Sera. “Non è corretto puntare il dito contro un'industria che si sta impegnando a promuovere il riciclo dei rifiuti e l'introduzione di involucri biodegradabili”. Le caraffe di vetro sui tavoli dei ristoranti però si moltiplicano, e la campagna pubblicitaria va avanti. Anche in Italia si diffonde il no alla bottiglietta. La Provincia di Milano sta addirittura allestendo dei punti di distribuzione con acqua liscia, gasata, a temperatura ambiente e più fresca. I comuni interessati sono al momento Opera, San Giuliano, Rozzano. E poi Roma, Firenze, Milano. C'è chi ha dotato la propria acqua del marchio doc e chi ha deciso di dare l'esempio sostituendo i distributori di minerale con bidoni di acqua dell’acquedotto. Di campagne pubblicitarie per promuovere l'acqua di rubinetto a Roma ce n'è stata più di una. L'ultima la scorsa primavera quando Roma è stata dotata di una sorta di carta di identità. Allora, ricorda ancora il Corriere, il sindaco Veltroni aveva sottolineato come la certificazione fosse il risultato degli oltre 250 mila campioni l'anno analizzati (il doppio di quelli previsti per legge). “L'acqua di Roma arriva dalle sorgenti appenniniche. Il nostro compito è quello di mantenere la sua qualità fino al rubinetto”. Da tre anni nelle scuole di Firenze le brocche di vetro hanno preso il posto delle bottiglie di minerale. Stessa cosa in Consiglio comunale e negli uffici pubblici dove i distributori di bottigliette griffate sono stati sostituiti da bidoni di acqua di Firenze. Anche nelle mense scolastiche di Milano si beve solo acqua del rubinetto (in passato, qualcuno aveva proposto anche di imbottigliarla). Ma sui tavoli del Consiglio comunale ci sono ancora bottiglie di minerale.

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