giovedì 30 agosto 2007

Quelle multe fanno ridere

Un disegno di legge per sconfiggere il problema cronico della pubblicità italiana: la tendenza a lanciare messaggi ingannevoli. L’ha presentato a fine luglio Franca Rame (senatrice di Italia dei Valori). Applaudono le associazioni dei consumatori: da tempo notano che le multe applicabili dall’Antitrust, per pubblicità ingannevole, sono a oggi irrisorie (massimo 100 mila euro). Il disegno di legge mira a elevarle, quindi, perché siano un vero deterrente e, nel caso di pubblicità riguardante i minori o l’uso di medicinali, siano anche rapportate ai danni stimati a carico dei consumatori. La stessa autorità Antitrust ha segnalato a giugno il problema, chiedendo al Parlamento di poter “commisurare le sanzioni al fatturato aziendale o, come accade in Francia, in proporzione al costo della campagna pubblicitaria”. Di recente in Francia, appunto, Carrefour è stata multata per 4,8 milioni di euro per pubblicità ingannevole. L’associazione dei consumatori ADUC ricorda invece che a giugno TIM è stata multata di 64.600 euro; rapportato al fatturato dell’azienda: è come se “noi comuni mortali fossimo multati di 0,47 euro per un divieto di sosta: saremmo per questo stimolati a non violare più il codice della strada, visto che è molto meno del costo di un parcheggio?”, scrive ironicamente l’associazione ADUC.

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