martedì 4 settembre 2007

Senza il ferro che è nelle bistecche

Ce l’ho nelle orecchie il coro di parenti e medici di base che ripete: “Ma mangiati almeno qualche bistecca! Sennò come fai, con il ferro?” A tutti costoro dedico la notizia che il “ferro eme”, cioè quello contenuto nella carne, può agire come iniziatore di vari tumori e patologie degenerative. Lo studio verrà pubblicato sul numero di ottobre di Medical Hypotheses; qui un’anticipazione: l’ossidazione catalizzata dal “ferro eme” può danneggiare il Dna e vari componenti del sistema biologico. Ai parenti e ai medici di base di cui sopra dedico anche questa informazione: l’anemia da carenza di ferro non è più diffusa fra i vegetariani rispetto al resto della popolazione, probabilmente perchè la loro dieta è più ricca di vitamina C, che favorisce l’assorbimento, di solito difficile, del ferro proveniente dai vegetali.

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