mercoledì 3 ottobre 2007

Panorama contro l'ambiente

Su Panorama arriva l'attacco "pilotato" ai Verdi nella persona del Ministro Pecoraro Scanio e alle associazioni ambientaliste che si rifiutano di sottostare ad uno sviluppo incompatibile con la Terra.

Riporto integralmente quanto il Ministro Pecoraro Scanio riporta sul suo blog:
L'ultimo numero in edicola di Panorama porta avanti in maniera sistematica una vera e propria campagna contro i Verdi e contro l'ambiente. Addirittura con toni allarmistici si pubblicano una serie di notizie manipolate in modo da far risultare un dato assolutamente fittizzio e falso: che io - tramite il Ministero dell'ambiente - bloccherei gli investimenti; questo è falso prima di essere una cosa assurda, perchè presuppone che il ministro possa influenzare le commissioni tecniche indipendenti che danno i pareri sulle grandi opere.
Ma, in realtà, le accuse che sottendono il pezzo sono le solite, quelle di tutelare la difesa dell'ambiente nel nostro Paese, di dire con certezza che le centrali a carbone non sono il futuro ma sono il passato, di fare in modo che le leggi dello Stato che prevedono - come impone la Unione Europea - che sulle opere vi sia una Valutazione di Impatto ambientale vengano rispettate.
L'accusa finale quindi è paradossale: far rispettare le leggi dello Stato.
Ma - per capire la verità - basta sfogliare lo stesso giornale, dove a pag. 155 si da spazio alla nostra iniziativa - quella che il ministero dell'Ambiente sostiene e che anche i Verdi sostengono con l'Assessorato Regionale all'Ambiente del Lazio - i pannelli solari ai frutti di bosco, cioè i nuovi pannelli solari realizzati con sostanza organica. Questo è il futuro.
Ma la cosa veramente paradossale è che - sempre nello stesso numero di Panorama - accanto agli attacchi ci sia l'iniziativa dello stesso editore, che io sostengo come Ministero dell'Ambiente, di mitigare l'impatto di emissioni di CO2 causate dalla stampa del giornale, piantando un numero equivalente di alberi.
Quello del giornale della Mondadori è certamente un attacco sconnesso e di stampo oscurantista, ma che non va preso sottogamba. Infatti ho deciso di chiedere un risarcimento. Ma ho anche deciso di devolvere la cifra ottenuta proprio nella medesima iniziativa: piantare alberi per ridurre le emissioni di CO2.
E' necessario reagire a questo assalto, anche perchè è ben orchestrato per favorire la causa del nucleare. Lo dimostra il fatto che oggi - un altro giornale sempre legato all'area del centrodestra - in suo allegato rilancia il nucleare, con dei dati che dimostrerebbero che gran parte degli italiani sarebbero favorevoli al nucleare. Bene è necessario reagire in tutte le maniere. E noi lo faremo, organizzando per il 10 di novembre - ventesimo anniversario del referendum che sconfisse il nucleare in Italia - una grande manifestazione antinucleare a Roma per ricordare a tutti gli italiani che nel nostro Paese ancora abbiamo scorie nucleari. Noi continueremo a lavorare in maniera seria, sapendo che - con le tematiche ambientali - stiamo incentivando l'occupazione: l'unico settore in cui è cresciuta l'occupazione nell'ultimo anno sono le iniziative sul solare, quelle sulle modernizzazioni delle nostre case con i doppi vetri e la efficenza energetica; insomma tutte le iniziative di innovazione che stiamo proponendo.

All'articolo ho voluto aggiungere un commento che riporto:
Più che d'accordo con l'analisi fatta dal Ministro e con la decisione di chiedere un risarcimento economico da devolvere. Io aggiungerei però che Panorama debba essere obbligata a pubblicare, in modo visibile, l'esito della richiesta di risarcimento. Questo dovrebbe valere per tutti i giornali che pubblicano falsi dossier diffamatori, devono essere obbligati a risarcire mediante pubblicazione altrettanto visibile delle sconfitte giudiziarie.

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