mercoledì 21 novembre 2007

Pronti a cambiare fornitore per avere energia verde

"Il fornitore di energia 'ideale' in Italia? Dichiara le emissioni di CO2 e investe in rinnovabili ed efficienza". È l'opinione che emerge dallo studio sul rapporto tra consumatori europei e liberalizzazioni commissionato dal WWF e realizzato da Makno&Consulting, nell'ambito della Campagna GenerAzione Clima 2007, per scoprire le aspettative dei cittadini di Italia, Francia, Gran Bretagna, Germania e Svezia rispetto alla liberalizzazione del mercato elettrico.
Dal sondaggio emerge uno scenario che si discosta dalle aspettative, si legge nella nota stampa del WWF. I cittadini europei si sentono circondati dalle campagne pubblicitarie dei fornitori di energia, dei quali si fidano ben poco: l’80-90% del campione le reputa poco chiare se non addirittura ingannevoli.
Nello scenario europeo analizzato i più desiderosi di energia sostenibile sono i cittadini svedesi e italiani: i primi a pieno regime di liberalizzazione dell'energia, i secondi appena affacciati al nuovo scenario. Il consumatore domestico italiano non è poi particolarmente ossessionato dal prezzo dell'energia elettrica e sarebbe molto ben disposto a riversare risorse nell'ambiente, ma non incontra un'offerta di tariffe affidabili che gli garantiscano un vantaggio ambientale trasparente.
Dalla ricerca emerge che gli italiani sono desiderosi di vedersi offrire tariffe verdi e volte allo sviluppo di fonti rinnovabili. Il 47% del campione chiede investimenti in nuovi impianti di energia pulita, oltre l’80% ritiene che le emissioni dei gas serra siano molto o abbastanza importanti nel processo di scelta del fornitore (un dato comune ai 5 paesi analizzati) e, il 55% pagherebbe una bolletta più cara se il fornitore dimostrasse di migliorare l'attuale impatto ambientale del sistema elettrico; cresce la voglia di sapere: il 50% vuole chiarezza, l’80% non sa di aver diritto di conoscere i dati sulla CO2 emessa dal fornitore. Solo l’1% degli italiani si è dimostrato non interessato a impegnarsi in alcuna azione per ridurre le emissioni climalteranti. Inoltre il 69% degli italiani si dimostra disposto a migliorare l'efficienza energetica nelle proprie abitazioni: considerando un consumo medio di circa 2700 kWh anno per famiglia, infatti, la maggioranza degli italiani spenderebbe dal 2 al 10% in più all'anno per una tariffa verde per la quale sia chiaro il beneficio ambientale.
A livello europeo il dato più sorprendente è quello che riguarda le aspettative sulla liberalizzazione del mercato di energia: il 36% degli intervistati in Italia, il 41% in Francia, il 32% in Germania sono alla ricerca di un "rapporto nuovo con il proprio fornitore di energia elettrica" con il quale intraprendere anche attraverso contratti pluriennali la strada dell’efficienza e la protezione dell’ambiente.

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