Stato e Chiesa - 3
Grazie Angela per aver aperto una discussione così interessante: in Italia, contribuiamo con le nostre tasse al prosperare di chiese, scuole private religiose e, addirittura allo spurgo delle fognature vaticane e poi ci sono pochi soldi per la scuola pubblica e per i servizi sociali... e come se non bastasse, ci facciamo dettare dalla chiesa e dai politici ad essa legati le regole con cui gestire la nostra vita privata.
Ma quanti di noi che si dichiarano laici sono veramente disposti a prendere una posizione seria e determinata da contrapporre allo strapotere della tradizione cattolica? Mio figlio di nove anni, non è battezzato, non fa religione (in classe sono solo lui e un figlio di testimoni di geova), non risente della situazione perché ha scelto lui, dopo aver parlato della religione e avergli spiegato come la penso, purtroppo però ci si trova costretti ad avvisarlo che sarà in minoranza, che i suoi compagni quest'anno faranno la comunione, etc...
Sicuramente é già un miglioramento rispetto a quando andavo a scuola io, la maestra il Lunedì puniva chi non era andato a messa e ci diceva che la DC era l'unico partito "buono"...
Oggi credo che solo con un forte movimento di persone e politici laici, si possa migliorare ancora di più, abbiamo votato centrosinistra anche per questo e, come Verdi mi aspetterei che si prendesse posizione a Garbagnate sui soldi di cui parla Gianluca e sui finanziamenti alla scuola privata.
E a livello nazionale dare il maggior risalto possibile al fatto che oltre a dare soldi alla chiesa, ne dovremo sborsare altri se l'Europa ci sanziona per questo e fessi come siamo, permettiamo anche che l'80% dell'otto per mille vada a fini di culto e non in opere di carità o sociali, personalmente quei soldi li dò alla chiesa valdese (soltanto perché mi risulta che li usino tutti per beneficienza e perché é una chiesa che accoglie e tutela anche gli omosessuali), tanto se li dessi allo Stato, una parte tornerebbe comunque alla chiesa no?
Silvia C.
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