lunedì 21 gennaio 2008

Primo si alla clonazione animale

L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha espresso un'opinione favorevole alla clonazione di animali, che potrebbe aprire le porte all'utilizzo di questa tecnica negli allevamenti europei.
Secondo la nostra Autorità:
- gli animali clonati non mostrano differenze significative rispetto agli altri;
- latte e carne ottenuti da animali clonati (vacche e maiali) sono equivalenti, dal punto di vista nutrizionale, a quelli ottenuti "tradizionalmente".

A queste considerazioni positive, però, l'EFSA aggiunge che la clonazione di animali è una tecnica relativamente recente e i dati sulla valutazione del rischio sono limitati; gli studi a disposizioni sono di piccole dimensioni e i dati disponibili permettono una valutazione solo sulla clonazione di vacche e maiali. Inoltre la tecnica è in fase di sviluppo e le informazioni sugli animali che sopravvivono per un periodo di tempo significativo sono limitate. Una problematica legata alla clonazione animale, infatti, riguarda il fatto che molte gravidanze non giungono a termine e che molti di questi animali nascono con deformazioni o non sopravvivano a lungo.
Il parere dell'EFSA segue quello dato all'inizio dello scorso anno dalla Food and Drug Administration, l'ente statunitense che vigila sulla sicurezza di farmaci e alimenti. Il quale ha anche sostenuto che, quando i prodotti derivati da animali clonati saranno in vendita (carne e latte), non sarà necessaria alcuna etichetta che ne spieghi l'origine, in quanto sicuri al pari degli altri. Non sono mancate critiche da parte delle associazioni di consumatori americane: i consumatori hanno sempre e comunque il diritto di sapere cosa mangiano. Inoltre, le problematiche relative alla tecnologia di produzione sono controverse, se non altro dal punto di vista etico, a prescindere dalle garanzie di sicurezza. Ancora un motivo in più per chiedere trasparenza.

Fonte: Altroconsumo

2 commenti:

GAMoN ha detto...

A parte le ragioni di ordine sanitario, ossia se la carne prodotta da animali clonati sia o meno sicura, trovo aberrante che si concepiscano esseri viventi alla stregua di un "prodotto".
Naturalmente il concetto va esteso ai polli allevati in batteria e in generale a tutti gli animali che vengono privati di un'esistenza normale e rimpinzati di cibo che, in condizioni di libertà, non avrebbero mai mangiato.
So che con te sfondo una porta aperta, ma anche noi "carnivori" abbiamo un'animo sensibile. :-)

Anonimo ha detto...

Concordo con Giuseppe e aggiungo che
bisognerebbe chiedersi se sono stati previsti
studi sugli effetti a lungo termine sulla salute.

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