venerdì 8 febbraio 2008

I giovani virtuosi dell’ambiente

I “ggiovani” sono una categoria di cui tanto si parla, ma sono un po’ come il fiume di Parmenide, nelle cui acque non ci si può mai immergere due volte poiché esse sono in eterno scorrimento. Così le nuove generazioni, che intanto che le analizzi, le studi, ne comprendi le dinamiche e le esigenze, il mondo intorno a loro è cambiato e loro sono cresciuti.
A meno di non pensare – come fanno spesso, per esempio, a Uno Mattina – che esistano ragazze e ragazzi di 30 anni. (Bello il termine anglofono teenager, che include solo quelli che non hanno compiuto ancora vent’anni).
Ma sui ragazzi, per intenderci quelli sotto i due decenni di vita, i teenager, sarebbe sbagliato non poter dire niente, soprattutto quando sono essi stessi ad esprimersi, come hanno fatto recentemente attraverso una delle più diffuse comunità virtuali di Internet totalmente dedicata (e abitata) da loro: la Habbo. Insieme a Greenpeace International, infatti, è stato avviato una specie di sondaggio al quale hanno aderito 49.243 adolescenti di 18 nazioni diverse, Italia compresa.
Questi ragazzi considerano la crisi ecologica come la principale emergenza del nostro tempo, più di droga, violenza, guerre e persino del terrorismo. Anzi, nei confronti di quest’ultimo, prevale la sensazione che i governi si preoccupino più di questo che dei cambiamenti climatici che sarebbero, invece, il problema più importante da affrontare.Il clima potrebbe cambiare le loro vite in peggio, dicono; anche se, per fortuna, il 64% di loro è ancora convinto che qualcosa sia possibile fare per arrestarne l’incedere.
Interessante come questi ragazzi abbiano ben capito che l’America di Bush è in qualche modo “ostile” alle azioni che combattono il climate change: infatti il 39% pensa che il Nord America sia fra i maggiori produttori di gas serra e dicono di questa regione che sia la principale responsabile della crisi globale.
Dunque questi teenager ne sanno abbastanza, ma, attenzione! Questo esercito di cinquantamila è un esercito volontario che era già “sensibile” a questi temi, altrimenti non avrebbe partecipato al sondaggio di Habbo e Greenpeace…
Cosa pensino davvero i “ggiovani”, quelli numerosi – i più? – che viaggiano fra Amici della De Filippi e le lobotomie dei reality, forse non ci farebbe piacere saperlo. In questo fiume di paillette e lustrini non solo non ci si può immergere due volte, ma forse sarebbe ecologico non farlo nemmeno una.

0 commenti:

Posta un commento

Related Posts with Thumbnails