Medicine non convenzionali
Riporto un articolo di Francesco Bottaccioli, Fonte: Modus Vivendi
Sono rimasto di sasso a leggere il titolo di prima pagina che presentava il commento di Umberto Veronesi, su Repubblica, a proposito di recenti fatti di cronaca riferibili alle medicine non convenzionali. Medici stregoni è un titolo giornalisticamente forte, ma per nulla forzato, anzi direi felicemente fedele al testo dell’oncologo milanese.
Infatti, per Veronesi l’unica cosa che fanno i medici omeopati, fitoterapeuti, agopuntori eccetera è quella di vendere illusioni venendo incontro ai bisogni di rassicurazione emotiva che hanno i pazienti. E quello che alla fine prescrivono, pillole o aghi, fa parte di un rituale che rinnova il rapporto antico dell’essere umano con la magia, madre di tutte le illusioni di cui ha bisogno l’uomo minacciato dalla ineluttabilità della morte. Veronesi si rivolge ai suoi, ai medici scientifici, esortandoli a capire che un po’ di magia ci vuole nel rapporto con il paziente, il quale, poverino, va consolato, accompagnato, finanche accarezzato. No, dice Veronesi, il medico scientifico non deve temere di sporcarsi le mani, scendendo dal piedistallo e chinandosi al capezzale del malato, perché la sua è pura umanità che non intacca la geometrica potenza della Scienza Medica, anzi la valorizza, mostrando il fulgido contrasto tra il potere dell’Uomo di scienza e la pietà dell’Uomo di medicina.
Sembra un quadretto di provincia dell’Ottocento, ma che invece ha occupato tre fitte pagine interne del più diffuso quotidiano italiano, agli inizi del terzo millennio.
Sono rimasto di sasso perché scrivo sull’inserto Salute di Repubblica dalla sua fondazione e, assieme ad altri, abbiamo raccolto l’indicazione della sua direzione giornalistica di uscire dalla guerra di religione tra “alternativi” e “convenzionali”, mostrando invece che c’è un’altra strada: quella della verifica scientifica delle medicine non convenzionali e della loro integrazione nelle prestazioni mediche, con l’obiettivo di migliorare la conoscenza e la possibilità di cura dell’essere umano. Del resto Veronesi, Garattini e gli altri dovrebbero confrontarsi con i seguenti fatti. Milioni di italiani si curano con le medicine non convenzionali e lo fanno non rifiutando l’insulina o altri farmaci essenziali, ma integrando terapie convenzionali e non.
È la parte del paese socialmente, economicamente e culturalmente più avanzata che vi ricorre.
Migliaia di medici le praticano. Anche chi non le pratica, in maggioranza almeno una volta ha inviato un suo paziente dal collega non convenzionale.
Una percentuale non piccola di medici (dal 20 al 30 per cento) vi ricorre per curarsi, spinta dalle stesse motivazioni che sollecitano i cittadini e cioè scarsa efficacia delle cure convenzionali, eccesso di effetti collaterali.
La medicina alternativa non esiste più se non come residuo marginale, talvolta tragico come il caso della ragazza diabetica, ma pur sempre trascurabile; la spinta mondiale in atto, che interessa i grandi paesi dell’Oriente e dell’Occidente, è infatti alla medicina integrata. Le evidenze scientifiche disponibili, sia pur di grado variabile, dimostrano che su alcune discipline già da ora si possono trarre conclusioni positive in termini di efficacia e di sicurezza.
Su queste evidenze, regioni come la Toscana hanno integrato omeopatia, fitoterapia e agopuntura nel servizio sanitario, costruendo centri medici di riferimento e consentendo ai cittadini di ricorrervi in regime di sanità pubblica.
Ma con la Toscana c’è il governo americano che ha stanziato per il 2007 più di 100 milioni di dollari per la ricerca nell’ambito della medicine complementari, c’è quello indiano che ne ha stanziati 25, c’è quello cinese che va facendo accordi con molti governi europei, tra cui quello italiano, per l’insegnamento universitario della medicina cinese.
Il mondo sta rapidamente cambiando: la medicina integrata è una realtà in marcia. Insomma, Veronesi ed Ezio Mauro rischiano di far la parte degli ultimi giapponesi, o, se si vuole restare nella metafora degli stregoni, degli ultimi inquisitori.
1 commenti:
Una Legge POPOLARE Sulle Medicine Non Convenzionali
Il percorso per il riconoscimento delle medicine non convenzionali ha seguito sino ad oggi un lungo iter parlamentare, senza giungere ancora alla creazione di un quadro normativo nazionale. Attualmente in Italia non è ancora giuridicamente riconosciuta la figura professionale del Naturopata e dell'operatore delle Discipline Bio-Naturali. Esistono solo delle leggi regionali (in particolare in Lombardia, Toscana, Liguria ed Emilia Romagna).
Per questi motivi abbiamo deciso di creare UN NUOVO SITO http://www.unaleggeperlemedicinenonconvenzionali.it e raccogliere le 50.000 firme necessarie per presentare una proposta di Legge di iniziativa popolare. 50.000 firme per la libertà di scelta terapeutica e la legittimità delle Medicine Non Convenzionali.
La parte innovativa di questo progetto è costituita dalla modalità di creazione della legge stessa. Tutti possono contribuire alla sua stesura partendo da un testo base. Abbiamo creato, a tal proposito, una sezione aggiornabile in stile wikipedia per ricevere i commenti ed i testi degli utenti che vorranno partecipare.
SAREMO LIETI DEL VOSTRO CONTRIBUTO PER LA STESURA DELLA LEGGE !
Vogliamo sottolineare che questa proposta di Legge Popolare non è vincolata o promossa da alcun Partito Politico, ma nasce per volontà della Ass. Culturale Spazio Sacro di Bologna nella persona del suo vice-presidente, il Dott. Emanuel Celano.
L'idea di una legge popolare per le medicine non convenzionali è nata solo ed unicamente per dare libertà di scelta terapeutica e legittimità alle Medicine Non Convenzionali in Italia, ricordando a tutti che la proposta di legge popolare presentata in questo sito non è contro la medicina ufficiale, non quindi uno spirito di offesa bensì di valorizzazione di tutti i percorsi, dove le conoscenze di cura coesistono, non limitandosi alla mera tolleranza ma integrandosi con amore per il bene dell'uomo. Uomo inteso nella sua completa espressione : fisica, mentale e spirituale. L'intento è il riconoscimento istituzionale delle Medicine non Convenzionali praticabili da operatori opportunamente preparati, a prescindere dalla loro appartenenza alla categoria medica, in ambiti di competenza chiari e ben definiti (in linea con le direttive comunitarie). L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a tal propostito scrive : "Gli operatori della salute non medici devono essere considerati una risorsa sostenibile e di valore per tutti i paesi del mondo e l’utilizzo di questi operatori nel sistema primario della cura, in stretta collaborazione con gli operatori della medicina convenzionale, contribuisce ad ottenere sistemi di salute più pratici, efficaci, e culturalmente accettabili. Beneficiare del meglio della medicina non convenzionale e di quella convenzionale e di una collaborazione efficiente e fattiva tra i due campi, è un diritto irrinunciabile del cittadino e della comunità”.
Una nota rilevante che distingue questa proposta da quelle sino ad ora ricevute in Parlamento è data dalla apertura della stesura della Legge a tutti coloro che vi vorranno partecipare, e dal ruolo assegnato alla Commissione Pilota sulle Medicine Non Convenzionali, prima che venga istituita una Commissione Permamente sulle MNC. Solo una Commissione Pilota, i cui rappresentanti provengono dalle realtà italiane nelle quali vengono promosse ogni giorno, la conoscenza, l'apprendimento e la sperimentazione delle medicine non convenzionali è, a nostro parere, in grado di aiutare la comunità scientifica ad individuare le discipline bio-naturali da riconoscere e definire i profili e le competenze degli operatori olistici.
LE FASI DEL PROGETTO :
1. RACCOGLIERE 50.000 FIRME VIRTUALI TRAMITE LA PETIZIONE ONLINE
2. REDIGERE INSIEME UNA PROPOSTA DI LEGGE (vedi la versione attuale)
3. TROVARE ALMENO UNA ASSOCIAZIONE O UN CENTRO PER OGNI PROVINCIA ITALIANA DISPONIBILE A COSTITUIRSI COME PUNTO DI RACCOLTA DELLE FIRME REALI (vedi le sedi)
4. INVIARE, UNA VOLTA RAGGIUNTO IL NUMERO, UNA EMAIL A TUTTI COLORO CHE HANNO PARTECIPATO CON IL TESTO COMPLETO DELLA PROPOSTA DI LEGGE.
5. RACCOGLIERE LE 50.000 FIRME CARTACEE CON VALORE LEGALE PRESSO LE SEDI PROVINCIALI INDIVIDUATE PER LA RACCOLTA DELLE FIRME REALI
6. DEPOSITARE LE FIRME ALLA CORTE DI CASSAZIONE PER IL LORO RICONOSCIMENTO
7. CONSEGNARE LA PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE AL PARLAMENTO ITALIANO
Perchè Firmare adesso, se la proposta di legge popolare non è ancora ultimata ?
Secondo la Legge Italiana la raccolta di firme online non ha valore legale. Chiediamo una adesione adesso, anche se la proposta di legge popolare che troverete nel sito non è ancora ultimata, per ricevere un sostegno ed appoggio a questa iniziativa e per velocizzare le fasi del Progetto. Una volta raccolte le 50.000 firme i partecipanti riceveranno nella loto casella di posta il testo completo della proposta di legge e SOLO SE lo riterranno valido potranno recarsi presso una struttura nella loro provincia per la firma cartacea con valore legale. Grazie a tutti !
http://www.unaleggeperlemedicinenonconvenzionali.it
Un abbraccio di luce ed un sentiero di pace.
Emanuel Celano
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