Come proteggersi la pelle dal sole senza farla agli animali
Anche i prodotti che usiamo per difenderci la pelle dal sole e per colorarsi di una bella tintarella possono, come tutti cosmetici, essere stati sperimentati su animali. La Lega AntiVivisezione (Lav) per quest´estate invita a scegliere prodotti solari non testati su animali, «scegliendo così di salvaguardare la propria pelle e quella degli animali».
Secondo la Lav, sono ogni anno migliaia gli animali che vengono intossicati e "torturati" fino alla morte per testare prodotti che dovrebbero renderci più belli, anche se sono già disponibili circa 10.000 sostanze utilizzabili dall´industria cosmetica per formulare i propri prodotti.
Secondo Michela Kuan, responsabile del settore vivisezione della Lav «Acquistare prodotti non testati su animali è una scelta etica ed una garanzia in più per la pelle di adulti e bambini. Per orientarsi nella scelta, sul sito internet della Lav è possibile consultare la nuova "Guida al non testato", aggiornata con le nuove adesioni di aziende cosmetiche, tra le quali alcune che hanno in catalogo una linea di solari, già aggiornati con i nuovi filtri fotostabili».
Le aziende inserite nella guida hanno aderito allo standard internazionale "Non Testato su Animali", un´iniziativa unitaria delle 50 più importanti associazioni antivivisezioniste e animaliste nel mondo, che è l´unico disciplinare riconosciuto a livello internazionale per indicare ai consumatori le aziende produttrici di cosmetici che hanno deciso di non contribuire alla sperimentazione animale, impegnandosi a non commissionare e a non effettuare test su animali sul proprio prodotto e sulle materie prime che lo compongono.
Il 2009 sarà un anno cruciale per la sorte degli animali utilizzati a fini sperimentali: entrerà in vigore il bando per la maggior parte dei test su animali nella produzione e commercializzazione di cosmetici. Per il divieto totale dell´uso di animali in questa area di applicazione bisognerà aspettare il 2013. In attesa di questa scadenza, la Lav propone di scegliere consapevolmente attraverso la su nuova "Guida al non testato".
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