Un gruppo d´acquisto solidale
Quanti fanno parte di un gruppo d’acquisto solidale, in sigla GAS? Direi pochi, anche se questi gruppi sono ormai centinaia in Italia. Una crescita veloce, essendo nato il primo nel 1994 a Fidenza.
Un gruppo d’acquisto solidale nasce quando un insieme di persone decide di incontrarsi per acquistare prodotti alimentari o di uso comune (prodotti d’igiene), da ridistribuire tra loro. Ed è solidale se il suo criterio guida nella scelta dei prodotti è appunto la solidarietà, che parte dai membri del gruppo e si estende ai piccoli produttori che ne sono fornitori, al rispetto dell’ambiente, ai popoli del sud del mondo.
Il GAS cerca di acquistare in loco sia per conoscere i produttori sia per minimizzare le spreco di energia legato al trasporto. Inoltre preferisce prodotti biologici - anche non certificati – e che siano stati realizzati rispettando le condizioni di lavoro. I prodotti “lontani” vengono dal circuito del commercio equo. L’obiettivo finale è costruire una nuova economia.
I gruppi d’acquisto solidale italiani sono uniti in una rete informale, la Retegas (www.retegas.org), che aiuta con informazioni e contatti. Ma come si organizza un GAS? Ci si può aggregare in condominio, sul posto di lavoro, fra genitori di studenti, intorno a una cooperativa di consumo, in un comitato di quartiere, intorno a un negozio del commercio equo, fra aderenti a un’associazione. Si possono ricevere i prodotti in un punto fisso una volta la settimana, o anche ogni tot mesi per quel che si mantiene; oppure andarli a prendere alla fonte a turno e dividendosi i compiti.
Primo passo: consultare il sito della Retegas per sapere se c’è un gruppo già esistente vicino a noi, per avere la lista dei fornitori ecc. Secondo passo: prendere contatto con un gruppo vicino, farsi raccontare come funziona, partecipare a un acquisto “di prova”. Se si è reciprocamente soddisfatti si può quindi chiedere di far parte del gruppo, oppure creare un nuovo GAS insieme ad amici o colleghi. Insieme, dividendosi i compiti, ci si occupa poi di ricercare i produttori. Si raccolgono gli ordini tra chi aderisce e si parte!
Una volta funzionante, il nostro GAS può ampliare gli orizzonti. Negli incontri fra aderenti ad esempio si può imparare ad autoprodurre. E si può voler comprare altro: artigianato utilitario, computer, pentole, pneumatici, pannelli solari, collegamenti telefonici? Bene: per alcuni beni la Retegas ha già contatti e ce li può passare. C’è anche un coordinamento fra GAS per favorire l’acquisto collettivo di forniture di energia e favorire lo sviluppo delle fonti rinnovabili.
A Monsano, nelle Marche, oltre cento famiglie fanno la spesa insieme (anche i computer e l’attrezzatura scolastica), le assicurazioni per la casa, l’interscambio, il tutto incentivato dal Comune e dall’associazione Alcatraz che così invita: “Se ti piace la guerra compra i prodotti delle multinazionali della chimica e delle armi. Ma se vuoi la pace compra il lavoro dei tuoi amici”.
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