lunedì 16 febbraio 2009

In Europa, merci sulle rotaie

In Europa l’orientamento sembra rivolto al trasferimento del trasporto merci dalla gomma ad altri settori, mentre in Italia Trenitalia continua a tagliare in maniera pesante proprio sul settore cargo.
La Commissione europea ha infatti annunciato l’aumento del budget disponibile, da 60 a 62 milioni di euro, per il terzo bando per l´accesso ai finanziamenti previsti nell´ambito del programma Marco Polo per modernizzare il trasporto merci.
I progetti dei candidati al bando, spiega la Commissione, dovranno andare incontro al problema della congestione del traffico sulle strade europee e dovranno impegnarsi a rendere il trasporto delle merci più rispettoso dell´ambiente, quindi riducendone l’impatto.
Per raggiungere questo obiettivo la Commissione rivolge il bando a quei candidati che propongono e mettono in atto azioni a favore del trasporto modale, da strada a ferrovia o per vie navigabili, ma anche per sviluppare le autostrade del mare che consentano di sostituire il trasporto su strada con quello marittimo o che combinano quest´ultimo con altre modalità di spostamento. Saranno inoltre favorite azioni particolarmente innovative per ridurre gli ostacoli strutturali come la lentezza dei treni merci o azioni per rafforzare la cooperazione e quelle per evitare il traffico.
Il nuovo bando raddoppia l´intensità del finanziamento previsto sino ad ora, ovvero si passa da uno a due euro per 500 tonnellate per chilometro percorso che vengono spostate dalla strada.

Mente la Commissione annunciava le novità del bando mirate a ridurre l’impatto del trasporto merci, a Catanzaro arriva la notizia che la divisione Cargo di Trenitalia, avrebbe deciso, fra le numerose e pesanti restrizioni a danno della Calabria nel settore cargo, di estromettere dal circuito merci anche la stazione di Lamezia Terme per l´anno 2009.
Il presidente di Confindustria Catanzaro, Giuseppe Speziali dichiara: "Una decisione che determinerebbe la definitiva scomparsa del trasporto merci su rotaia, con conseguente disagio per le imprese, industriali, artigianali e commerciali, che utilizzano tali modalità di trasporto per la loro attività, alle quali non resta che il trasporto gommato, con aumenti di costi non indifferenti e, tra l´altro, in un momento storico di recessione, difficilmente sopportabili".
L'Italia necessiterebbe di forti interventi di potenziamento delle infrastrutture legate alla mobilità dei cittadini e alla movimentazione delle merci e dei prodotti, anche in considerazione dello stato emergenziale in cui si trovano le vie di comunicazione attuali.
L'appello lanciato dal Presidente degli industriali di Catanzaro è per un ripensamento da parte di Trenitalia alle istituzioni "facendosi promotori di un dibattito politico e tecnico approfondito non solo ad evitare lo smantellamento del sistema ferroviario, ma ad individuare, viceversa, i progetti per un suo potenziamento". Magari partecipare al bando Marco Polo della Commissione europea.

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