mercoledì 11 marzo 2009

Cos'è il populismo?

In questi ultimi anni i nostri politici con l'aiuto dei media, sono riusciti a trasformare in qualcosa da condannare la giustizia e la libertà di criticare negativamente le scelte altrui. Per fare ciò si sono coniati due concetti ad hoc come "giustizialismo" e "partito del no".
L'unico nuovo concetto che è realmente negativo è il "populismo". Essere un populista non vuol dire soddisfare i bisogni del popolo, ma fargli credere di farlo. Usare il metodo del bastone e della carota. Meglio della mezza carota.
Infatti il nuovo metodo di fare populismo messo in pratica dalla nuova politica a livello nazionale come locale, è quello di "accontentare" le richieste del popolo (e l'egoismo insito in ogni singolo individuo) con delle mezze concessioni/realizzazioni (mezze carote) con il massimo dell'enfasi, per poi eseguire programmi non condivisi e intrisi di interessi privati o aumenti di tasse e tariffe (le bastonate) con nessuna informazione pubblica. Purtroppo capita spesso che non si ottengono neppure le mezze carote, ma si rimane solo con un bel po' di belle parole.
Un esempio pratico di applicazione del populismo lo vivo a Garbagnate.
In questi ultimi anni ho assistito all'abolizione dell'ICI prima casa, alla diminuzione del 9% del buono mensa scolastica, alla realizzazione di qualche festa di piazza in più, al contributo di un terzo per l'acquisto di libri scolastici, alla riverniciatura di un po' di strutture pubbliche, al contributo per le rette di asili privati per 16 bimbi non accolti nel pubblico, tutte operazioni realizzate con il massimo della pubblicità (propaganda).
Durante lo stesso periodo però ho anche assistito all'aumento del 400% dell'IRPEF comunale, all'aumento TIA (tariffa rifiuti) per il domestico, all'istallazione di antenne di telefonia ovunque, alla corsa per realizzare un centro commerciale in centro, dei monumenti nelle rotonde, al contributo di 5500 euro per una festa di piazza e soli 1300 per l'acquisto di libri scolastici, al contributo per solo 16 bambini non accolti dagli asili pubblici quando quelli in attesa ad inizio settembre sono un centinaio, alla modifica delle regole edilizie per aumentare le volumetrie, alla presentazione di progetti per l'area ex AlfaRomeo che da produttiva industriale diventerebbe residenziale, alberghiera, commerciale. Tutto questo nella penombra dell'informazione.
Ecco, questo è il populismo. Purtroppo per gli scopi puramente elettorali funziona e sarà cosi fino a quando l'egoismo del singolo prevarrà sui bisogni della comunità e ci saranno politici con obiettivi elettorali e non amministrativi.
In un periodo di crisi economica come quello attuale, è normale che l'egoismo prevale ed è cosi che mi spiego l'esagerato consenso di una parte politica.

1 commenti:

GAMoN ha detto...

Però anche questa è informazione. Certo, non si può paragonare ai grandi giornali o alle tv. Ma quelli non si occuperanno mai di un piccolo centro come Garbagnate.

Il consenso esagerato alla politica dell'egoismo lo imputerei al fallimento di quella della solidarietà. Per due volte abbiamo avuto un governo Berlusconi (dell'egoismo), dominato dagli interessi particolari, pieno di buone intenzioni liberali mai attuate ma tutto sommato con scarso impatto sulle tasche dei cittadini, se non addirittura con qualche impercettibile vantaggio. Per due volte un governo Prodi (della solidarietà) in cui abbiamo assistito al trionfo dell'attaccamento alla poltrona, all'aumento quasi clamoroso e ostentato delle tasse senza alcun miglioramento dei servizi. All'aumento delle guarentigie dei politici (come del resto si faceva dall'altra parte).
In questo terzo governo Berlusconi la gente si è rassegnata. Ha capito che la solidarietà la classe politica non è in grado di offrirla. Allora meglio il male minore: che Berlusconi faccia pure i suoi interessi, purché non mi danneggi.
Molti dicono che in ogni Paese la classe politica riflette i suoi cittadini. Ma io mi sento di dire che oggi i cittadini si sono semplicemente adeguati a una classe politica incapace di rispondere alle sue esigenze.
Una scelta di basso profilo, la scelta del male minore, in attesa che arrivi il vento in grado di spazzare via tutto e ricostruire da zero.
Questo vento, francamente, non credo possa arrivare dalla stessa politica (riformatrice). Può essere la miseria che alla fine si trasforma in forza distruttrice e rigeneratrice, oppure l'uomo forte e coraggioso che promette di spazzare via il marcio della politica se gli si dà fiducia (molti hanno creduto davvero che Beppe Grillo potesse rappresentarlo).
Non lo so. Per ora non ci resta che aggrapparci ai nostri miseri interessi personali.

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