venerdì 10 aprile 2009

Meglio il nucleare freddo

La fusione fredda potrebbe essere una fonte di energia abbondante e a buon mercato. A testimoniarlo, uno studio messo a punto da alcuni scienziati statunitensi che hanno svolto un esperimento in cui gli atomi di deuterio - gli isotopi non radioattivi dell’idrogeno - sono stati fusi generando calore.
Il lavoro è stato presentato dai ricercatori dello Spawar (Space and naval warfare systems command) durante una conferenza all’American chemical society. La fusione fredda è un processo durante il quale si può ottenere una reazione nucleare a temperature molto più basse rispetto a quelle necessarie per le reazioni termonucleari.
Venti anni fa due ricercatori dell’università dello Utah (Usa), Martin Fleischmann e Stanley Pons, annunciarono che era possibile ottenere energia in abbondanza a costo quasi zero con la “cold fusion”, ma i loro esperimenti sulle reazioni della fusione nucleare furono ridicolizzati e criticati dai fisici nucleari.
Oggi, invece, i ricercatori dello Spaw sostengono di aver dimostrato per la prima volta che la fusione fredda può produrre neutroni altamente energetici che danno vita a una vera e propria reazione nucleare. Gli scienziati hanno fatto passare la corrente elettrica attraverso una soluzione chimica che conteneva gli atomi di deuterio e dall’esperimento hanno capito che gli atomi erano in grado di creare i neutroni.
Durante il processo, inoltre, c’è stato un eccesso di calore e di raggi x, che dimostravano lo sviluppo di una vera e propria reazione di fusione.

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