mercoledì 22 aprile 2009

Thor

Thor è un “mulino” totalmente meccanico (quindi non bisogna tenerlo sempre acceso) e mobile che agisce per attrito sui materiali di scarto, i quali vengono trattati in modo tale da separare le sostanze dannose da quelle che invece possono diventare materiale combustibile.
E' un progetto sviluppato dal CNR partito nel 2003 e da poco si è conclusa la sperimentazione del primo impianto a Terranova (Sicilia).
Una grossa multinazionale del cemento, la Buzzi Unicem, ha avviato le prove sperimentali per utilizzare la tecnologia sviluppata dai ricercatori del CNR per ottenere combustibili puliti per il comparto cementifici.
La tecnologia sembra molto promettente perché usa l’energia cinetica per destrutturare materiali di scarto arrivando a dimensioni inferiori al micron. Tutti i materiali sono sterilizzati perché la pressione che si genera all’interno del macchinario è in grado di distruggere le flore batteriche dei rifiuti.
Il prodotto è stato realizzato, i test di combustione sono stati fatti, ora toccherà alle aziende portare avanti il processo e sviluppare nuove applicazioni per questo mulino.
Attulmente la sperimentazione che più interessa è l’uso di Thor per trattare rifiuti per produrre combustibile a partire dai residui delle auto e da mais, cereali e prodotti agricoli, scarti che comunque andrebbero in discarica, incentivando il loro riutilizzo per combustibili come il pellet per le stufe. Si stanno facendo sperimentazioni con i residui degli agrumi, i cui scarti attualmente non vengono compostati per problemi di chimica. Al CNR si stanno sviluppando anche macchinari per utilizzare gli scarti tessili.

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