mercoledì 13 maggio 2009

Report e i danni degli allevamenti intensivi

Nella prossima puntata di Report si parlerà dei danni all'ambiente e alla salute causati dagli allevamenti intesivi.
E' un argomento che in più articoli ho ripreso in questo blog e che già da tempo è affrontato da associazioni come LAV (Lega Anti Vivisezione) e Scienza Vegetariana.
La stessa FAO nei suoi rapporti denuncia il problema fermandosi a quello.
La mia considerazione sull'abnorme consumo di carne nelle diete dei paesi benestanti è paragonabile a vizi che adesso sono condannati come il fumo. Mentre il fumo è molto più dannoso pe l'individuo e meno pe la comunità, l'uso eccessivo di cane nelle diete è meno dannoso per l'individuo ma molto di più pe l'umanità.

Riporto integralmente il comunicato della redazione di Report che presenta i contenuti della prossima puntata:

Carne per tutti
In Italia siamo 60 milioni di abitanti e macelliamo circa 500 milioni di polli all’anno, 4 milioni di bovini e 13 milioni di suini. Ma siccome non ci bastano il resto lo importiamo. Con il resto s’intende quella carne che serve ad arrivare al centinaio di chili che ognuno di noi mangia. Stessi quantitativi si consumano in Europa e Stati un iti. Ma sul pianeta Terra vivono 6 miliardi e mezzo di persone, molti muoiono di fame, altri che la carne non possono permettersela la vorrebbero. Tra qualche anno diventeremo 10 miliardi, potremmo produrre carne per tutti? C’è chi dice che sarebbe il suicidio del pianeta. Fao, Onu, Ipcc avvertono che il 18% dei gas serra che alimentano i cambiamenti climatici sono frutto degli allevamenti, che battono tutte le altre attività umane, comprese le emissioni dell’intero parco auto del pianeta. Ancora: un chilo di carne di bovino ha consumato dieci volte il suo peso in cereali per essere prodotta - cereali che potrebbero sfamare molte più persone - e ha consumato 15.000 litri di acqua. Non basta. Più della metà degli antibiotici prodotti sono usati per uso zootecnico. Le malattie negli allevamenti intensivi aumentano, così come i ceppi di batteri resistenti agli antibiotici, ma aumentano anche le malattie umane da ben essere come patologie coronariche, diabete, obesità che direttamente derivano da eccessivo consumo di alimenti animali. Senza contare il problema della montagna di liquami ed escrementi che inquinano acque e terreni e non sappiamo più dove mettere. Anzi no, pur di non chiudere allevamenti, adesso in Veneto, Lombardia e Emilia Romagna la parola d’ordine è: pirogassificazione, ovvero fare energia elettrica con pollina e simili. Potere calorico ridicolo, efficienza economica nulla, inquinamento da fumi intollerabile, ma l’escamotage è stato equiparare la pollina all’energia solare ed eolica e quindi usufruire degli incentivi che pagano quattro volte il valore di mercato dell’elettricità ricavata da fonti rinnovabili!
La cosa paradossale è che meno costa produrre il cibo carne, con questo modello di allevamento industrializzato, più aumenta l’impatto sull’ambiente, così che l’agricoltura è la prima vittima di un paradigma economico che non regge più. Che fare?
Alcune soluzioni sono possibili. Vanno attuate subito, ma qualcosa già si muove.


Il video della puntata è visibile qui.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Il video della trasmissione:

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-1825a169-47be-420b-bce2-1fd675fa17fc.html?p=0
Il testo della trasmissione:

http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%5E1085408,00.html


Agghiacciante.

:-(((

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