mercoledì 17 giugno 2009

La televisione è un rifiuto speciale

Il digitale terrestre sta arrivando nelle nostre case. Già oggi in alcune Regioni d’Italia è l’unico modo per ricevere il segnale televisivo (a parte la tv via cavo o satellite), e lo diventerà per tutte le altre nei prossimi mesi, fino alla conversione al segnale digitale totale entro il 2012.
Insieme a questa rivoluzione, aumentano però i potenziali rischi di un aumento di sostanze tossiche e rifiuti causati dal fatto che i vecchi televisori non sono compatibili con il digitale terrestre, e finiscono nelle discariche (quando non ai lati delle strade).
Per evitare rischi ambientali non indifferenti l’industria elettronica dovrebbe prendere l’iniziativa e far rispettare i regolamenti esistenti. In particolare fare come succede già con alcune aziende di elettrodomestici che “rottamano” gratuitamente il vecchio prodotto.
Inoltre chiunque si voglia disfare del proprio televisore, deve portarlo in un centro di riciclo e non gettarlo a lato del cassonetto. I monitor e le TV a tubo catodico contengono in media 2 chili e mezzo di piombo e richiedono un trattamento speciale per lo smaltimento. Questi elementi sono spesso pieni di sostanze tossiche e cancerogene come il cromo, il cadmio, il mercurio, il berillio, nichel, zinco e ritardanti di fiamma bromurati. Quando questi prodotti non sono smaltiti o riciclati correttamente, essi rappresentano una minaccia per la salute pubblica e l’ambiente.

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