venerdì 26 giugno 2009

Ridimensionato il credito d'imposta per Ricerca e Sviluppo

La Finanziaria del 2007 aveva introdotto il credito d'imposta per la Ricerca e Sviluppo cercando di stimolare l'innovazione tecnologica delle imprese italiane. Con la Finanziaria 2008 la percentuale per i contratti stipulati con Università ed Enti pubblici è passata dla 15% al 40%, aumentando anche il tetto massimo dell'importo su qui applicare il credito.
Il Decreto anti crisi (185/2008) ha però introdotto il passaggio tramite Agenzia dell'Entrate con la compilazione di un formulario per essere inseriti in ordine cronologico in una lista d'attesa. Peccato che per la consegna è prevista per un solo giorno: il 31 dicembre 2009.
Inoltre non si ha più garanzia dell’ottenimento del credito, essendo tutto vincolato alla copertura finanziaria che è stata ridimensionata.
Ancora una volta il Governo cambia le regole in corsa creando disparità di trattamento e confusione.
Essendo tra i costi ammissibili al credito d’imposta anche le spese per il personale, compresi i dipendenti a progetto, ovvero ricercatori e tecnici per le attività di Ricerca e Sviluppo, il rischio sarà per ulteriori posti di lavoro.
Ancora un'occasione persa per far partire l’economia.

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