venerdì 11 settembre 2009

C'è la crisi economica, e la finanza speculativa tira

Il Sole24Ore di settimana scorsa fa luce su una aspetto della crisi economica che fa nascere tanti sospetti.
Al rientro dalle vacanze, saranno molti i lavoratori che il lavoro non l'avranno più. Le fabbriche chiudono o tagliano drasticamente, lo Stato taglia migliaia di precari nella scuola e tanti irregolari non faranno più lavori onesti per paura di essere presi.
Secondo il Sole24Ore, "il 2009 verrà ricordato come un anno orribile per le economie, ma fino a oggi è stato sorprendentemente positivo per gli investimenti finanziari. Fra le principali classi di attivo, non ce n'è una che sia in territorio negativo da fine 2008".
"Si va dal 3,7% dei titoli di Stato nominali al 40% delle Borse emergenti, passando per il 7% dei bond governativi inflation-linked, l'8% dei fondi immobiliari quotati, il 10% di Wall Street, l'11% dell'oro, il 12% di Piazza Affari. Con l'inflazione che nel frattempo è stata vicina allo zero, si tratta di ritorni praticamente reali. Gli investitori sono diventati più ricchi, almeno per quanto riguarda le loro attività finanziarie. Più incerto, probabilmente in declino, è invece l'andamento del prezzo delle case, che per le famiglie italiane rappresentano più del 60% della ricchezza totale". "I mercati azionari hanno cercato di anticipare a partire dal 9 marzo un'uscita dalla recessione che a oggi non è affatto confermata. Da quel giorno le Borse mondiali hanno messo a segno un +44%".
La crisi economica c'è ancora e queste informazioni che ci fornisce il giornale di Confidustria, ci fa capire che non si sia colta l'occasione di cambiamento e che anzi non c'è alcuna volontà di cambiare neppure di fronte al chiaro fallimento di un modello.

0 commenti:

Posta un commento

Related Posts with Thumbnails