sabato 5 dicembre 2009

Un altro flop annunciato con la social card

Dopo il flop delle ronde, un altro polverone sollevato un anno fa, va a terra e svela la cruda realtà.
Parlo della social card.
Un anno fa veniva lanciata l'idea con le giuste polemiche che si stanno rivelando reali. Al momento del lancio dell'iniziativa, il Ministero aveva previsto un milione e 300 mila persone destinatarie e una spesa a regime che sarebbe stata di 450 milioni di euro, dei quali quasi 250 milioni donati da ENI ed ENEL. Quale fosse il ritorno per loro non era specificato, ma possiamo immaginare.
Avevo già scritto a suo tempo degli strani requisiti per poterne fare richiesta, delle procedure non chiare e della scarsa diffusione dei commercianti pronti ad accettarla. Nel primo periodo ci furono anche problemi sul caricamento del credito.
I dati forniti dal Ministero parlano di 830 mila richieste ricevute e 627 mila accolte. Di queste, 364 mila sono domande di pensionati e 263 mila di genitori con figli al di sotto dei tre anni. I beneficiari attuali della carta sono però solo 450 mila e i soldi caricati sulle carte sono stati 306 milioni e di questi sono stati spesi 240 milioni. La maggior parte delle carte sono andate al Sud Italia con in testa la Sicilia.
Di sistemi alternativi se ne potevano inventare tanti, ma alla fine erano riusciti a puntare su quello più oneroso visti i costi di gestione di carte che adesso sono per la maggior parte inutilizzate.
Quale sarà il prossimo flop?

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