sabato 16 gennaio 2010

Rappresentanti locali e Finanziaria

L'ultima Finanziaria ha inserito tra le sue norme l'obbligo per le amministrazioni comunali di ridurre del 20% i consiglieri comunali e non superare di un quarto il rapporto tra assessori e consiglieri. Inoltre impone l'eliminazione dei consigli di quartiere.
Una scelta di questo tipo ha sicuramente pregi e difetti.
I pregi sono facilmente elencabili con una riduzione dei costi di bilancio e un più facile raggiungimento di decisioni grazie al ridotto numero di persone da mettere daccordo.
Un difetto è però quello di una minore rappresentatività che sopratutto a livello locale dovrebbe essere mantenuta viva per lo stretto contatto tra elettore e eletto.
Anche l'imposizione centralista di una tale riduzione è un difetto che va contro il concetto di federalismo. Un comune che ha dei conti di bilancio in buono stato dovrebbe essere libero di scegliere il proprio livello di rappresentanza e non essere livellato a comuni che hanno mal gestito i propri bilanci. E' giusto che dal Governo centrale si riducano i rimborsi agli enti locali per costi locali, ma solo se si mette in piedi un vero federalismo fiscale che rende vera l'autonomia locale.
Ma le province adesso non le vuole eliminare più nessuno?

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