sabato 6 marzo 2010

Le leggi della giungla

leggi regolamenti Di solito è mia abitudine attendere gli eventi e pensare un attimo in più prima di esprimermi. Giusto per avere tutti i possibili elementi che possono servire per farsi un giudizio. Riguardo quanto sta accadendo con la presentazione delle liste elettorali per le elezioni regionali, un parere si può comunque darlo senza attendere come andrà finire.
Non ho alcuna speranza su come verranno organizzate le elezioni ne su chi saranno i partecipanti, ma solo sul risultato che spero sia vincente per il centrosinistra. Questo perchè l'unico mio pensiero è che per coerenza e dignità, le regole che esistono devono essere rispettate. Mi aspetto che questo valga per qualunque legge o regolamento, altrimenti si certifica che chiunque può autonomamente decidere quale legge o regolamento vale o no. Questa sarebbe la vittoria assoluta del tipo di società che sta costruendo l'ultimo Governo.
Attenzione che non si tratta di liberismo, ma è più vicino all'anarchia o alla legge della giungla dove vince il più forte.
Mi aspetto che a decidere se una legge o un regolamento non sia stato rispettato, venga deciso dai tribunali o organi competenti e non da partiti, politici, giornalisti e cortei di piazza.
Mi aspetto che non ci siano cambiamenti delle regole in piene elezioni.
Mi aspetterei le stesse cose anche se i problemi di oggi li avesse il Partito Democratico dal quale, piuttosto, chiederei le dimissioni dei responsabili.
Ci sono delle reazioni da parte di politici e giornalisti che rasentano l'istigazione alla violenza e Gilioli ne elenca alcuni titoli nel suo articolo: E la serrata dei camionisti, no?
Eppure a leggere i risultati di un sondaggio sul sito ufficiale del Popolo delle Libertà, pare che anche i loro sostenitori la pensino come me al 98%. Non la pensano così i gestori del sito o i politici che pensano ad un'attacco sleale della concorrenza.
Per concludere, mi viene in mente una mail di una imprenditrice dove, commentando quanto sta accadendo, ricordava che una qualunque impresa che partecipa ad una gara di appalto può essere esclusa per piccolezze come la mancanza di un timbro sul lato già chiuso in fabbrica di una busta, e non c'è ricorso al TAR che tenga. Perchè un grosso partito e i suoi elettori dovrebbero poter ignorare i regolamenti e una impresa con i suoi dipendenti no?

Aggiornamento: Tutte le mie aspettative infrante. Ha vinto la legge della giungla.

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