domenica 11 aprile 2010

Il commercio e l'industria a Garbagnate Milanese

Garbagnate Milanese commercio industria Se è vero che un'amministrazione locale non gestisce in modo diretto il commercio e l'industria del proprio territorio, può influenzarne in modo determinante le sorti con le giuste o sbagliate decisioni. Tramite la pianificazione del territorio, l'elaborazione di una corretta mobilità, la sponsorizzazione di progetti di lungo periodo, l'organizzazione di eventi.
Riprendendo il discorso sul mio personale Piano di Governo del Territorio (PGT) di Garbagnate, passo a parlare di commercio e industria.
A Garbagnate esistono già due aree con vocazione commerciale, via Garibaldi (S.S. Varesina in zona S. Maria Rossa) e via Milano. Entrambe le aree sono da tempo soggette ad un ridimensionamento del numero di esercizi commerciali, in particolare in via Milano sostituiti da banche e agenzie. La crisi economica c'entra poco, infatti le chiusure sono iniziate da molto tempo prima. Sono le condizioni in cui si trovano queste aree a non essere incentivanti.
Partendo dal presupposto che sul territorio di Garbagnate non c'è spazio per un nuovo centro commerciale (almeno nel mio PGT), l'amministrazione dovrebbe pensare alla trasformazione delle attuali aree in centri commerciali naturali, creando le condizioni favorevoli perchè questo accada. Le due aree sono diverse tra loro e quindi le soluzioni dovrebbero essere tali.
In via Milano penserei ad un'area totalmente pedonale e con copertura a giorno che trasformi la via in un corridoio o galleria di passeggio protetto dal traffico e dal maltempo. La via diventerebbe ancora più integrata in modo naturale con la piazza della Croce e la via Monza che porta alla biblioteca.
La zona di via Garibaldi mantiene ancora una certa concentrazione di attività commerciali. La via dovrebbe essere valorizzata con un declassamento della S.S. Varesina tramite la realizzazione della variante. Questo porterebbe meno traffico passante, ma permetterebbe una mobilità dedicata all'area commerciale. Un declassamento della via, permetterebbe la possibilità di organizzare più eventi attrattivi nell'area, magari legandoli alla presenza del centro sportivo.
Entrambe le aree dovrebbero usufruire di ampie aree di parcheggio in prossimità, che non vuol dire di fronte ai negozi, ma nelle vicinanze. Piste ciclabili e bus navetta ecologiche, completerebbero l'accesso.
Come si può notare dall'immagine sopra (cliccare per ingrandirla), il canale Villoresi è il punto di contatto tra le due aree oltre ad essere in una posizione strategica per Garbagnate. Da confine separatore può diventare punto d'incontro di tutti i garbagnatesi.
Reputo fondamentale che un'amministrazione comunale non crei disparità di trattamento e quindi auspico che la liberalizzazione degli orari di apertura si estenda a tutti i negozi e non solo ai grandi centri commerciali come accade oggi.
Per quanto riguarda l'industria, rimanendo dell'idea che l'area ex Alfa Romeo debba rimanere al 100% destinata alla produzione e alla creazione di posti di lavoro di questo tipo, le altre aree presenti dovrebbero mantenere la loro vocazione attuale. Infatti, per le sue dimensioni, l'area Alfa Romeo difficilmente potrebbe essere destinata a piccole realtà produttive, ma potrebbe essere sede di importanti investimenti internazionali come accade nella zona industriale di Catania. Quindi le piccole aree oggi esistenti rimangono importanti per le piccole produzioni e il mantenimento di attività di artigianato. Ad esempio, non mi aspetterei che l'area ex GTM non si trasformi in residenziale come pare accadrà con l'attuale amministrazione.

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