domenica 11 aprile 2010

In Lombardia l'ecologia arriva piano

auto elettrica Non si può dire che le amministrazioni di Milano e della Lombardia non stiano facendo nulla per uno sviluppo delle energie e della mobilità alternativa e sostenibile.
Di notizie e annunci in tal senso se ne leggono spesso e spesso sono realizzazioni che hanno successo. Basti pensare al successo del bile sharing a Milano o all'istallazione di fotovoltaici per alimentare la metropolitana milanese.
Si sommano le recenti notizie che riguardano il progetto della società energetica A2A e del gruppo Renault-Nissan di istallare a Milano e Brescia 270 distributori di energia per auto elettriche.
Si aggiunge ancora la notizia dell'accordo Regione Lombardia ed Eni per l'apertura di 30 nuovi distributori di metano entro un paio d'anni. La maggior parte concentrati nei dintorni della tangenziale e delle autostrade milanesi.
Ma dove sta il problema? A parte il fatto che rispetto ad altre realtà siamo molto in ritardo, il problema sta in amministrazioni che cercano la botte piena e la moglie ubriaca. Amministrazioni che non hanno il coraggio di definire in modo coerente una strada sostenibile per il futuro investendo in ciò che si crede. Si preferisce investire a pioggia un po' su tutto, compresi progetti antiquati e tutt'altro che sostenibili pur di non scontentare i forti poteri economici che ancora investono in certi ambiti. Mentre gli altri corrono, il nostro treno economico sembra più un trenino diesel in salita che fa due passi avanti e uno indietro.

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