mercoledì 2 giugno 2010

L'indice sintetico di costo è troppo sintetico

indice sintetico costo Siamo ormai abituati da tempo a valutare le offerte di finanziamento o di rateizzazione dei pagamenti tramite il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), unico valore di confronto che ci consente di individuare costi nascosti.
Le nuove norme sulla trasparenza bancaria prevedono l'introduzione dell'ISC (Indice Sintetico di Costo) che dovrebbe indicare il costo complessivo di un conto corrente sulla base di sette profili di utilizzo.
I sette profili sono standard per meglio paragonare le varie offerte sul mercato, anche se diventa difficile associare con facilità la propria condizione ad uno dei profili. Inoltre è rivolto solo alle persone fisiche e non giuridiche.
Sicuramente un buon passo avanti, ma si deve fare attenzione perchè in questo caso l'ISC non è sufficiente per una corretta e definitiva valutazione. Ad esempio non tiene conto degli interessi sulle giacenze di conto né di tutte le spese legate alla gestione di una carta di credito o bancomat. In pratica non indica il costo complessivo effettivo del conto corrente perchè questo molto dipende dai servizi aggiuntivi che vengono richiesti.

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