giovedì 11 novembre 2010

Numeri sul lavoro

Leggo due articoli che parlano di lavoro e mi sorgono delle perplessità.
Il Ministro Brunetta si vanta del fatto che nella Pubblica Amministrazione da lui gestita, ci saranno 300.000 occupati in meno alla fine dei 5 anni 2008-2013. tale numero è solo parzialmente mitigato dalla lotta all'assenteismo che pare abbia "recuperato" 65.000 dipendenti.
Negli stessi giorni si assiste all'esplosione di numeri sulla disoccupazione in Italia, fino a quando il Ministro Tremonti dichiara di condividere le stime del Governatore della Banca d'Italia Draghi che parla dell'11% di inoccupati. Questa cifra somma all'8,5% calcolato dall'ISTAT i cassintegrati.
Queste situazioni dimostrano quanta differenza di obiettivi ci sia all'interno del Governo italiano, ma soprattutto visioni diverse su come affrontate una crisi economica che sta portanto sull'orlo della povertà fasce sociali di italiani che perdono il posto di lavoro e quindi il sostentamento economico per le loro famiglie.
Oggi più che qualche anno fa, la società italiana è sempre più divisa con la scomparsa del ceto medio. Oggi la differenza la fa il lavoro, se c'è o no.

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