Il nepotismo leghista è trasparente
Da quando Renzo Bossi, figlio di Umberto, è riuscito nell'impresa di farsi dare il diploma di maturità (alla terza volta), è iniziata una discesa per la sua carriera politica.
In discesa perchè è uno dei casi più eclatanti e palesi di nepotismo.
Candidato ed eletto come consigliere regionale in Lombardia (liste decise dal partito e senza preferenze), inserito nel consiglio d'amministrazione di Expo 2015 e adesso il colpaccio dei colpacci: la nomina a direttore editoriale di tutti i mezzi di comunicazione della Lega Nord. Radio Padania, La Padania e TelePadania.
Mica poco per uno che hanno faticato a fare uscire dalle scuole superiori.
2 commenti:
Ma non parlavano di "meritocrazia"? Boh! bell'esempio di cervello perfettamente funzionante alle attuali esigenze politiche. ciao
Ma nessuno ha mai posto le regole per definire il merito. Fino ad allora, ogni metodo è valido per giudicare qualcuno "meritevole", perfino i legami di sangue!
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