martedì 5 aprile 2011

Arriva anche in Italia il social housing

Quando in Italia arriva la crisi economica, l'unica volano che si tenta di utilizzare per la ripresa e la creazione di posti di lavoro è la casa.
E' così che nascono idee fallimentari come il "Piano Casa" e tornano in auge le richieste di case di edilizia residenziale pubblica, ancora oggi progettate e realizzate secondo concetti urbanistici e sociali di 40 anni fa.
Palazzoni anonimi, simili ad alveari, che poco cambia se sviluppano il proprio volume in orizzontale o verticale. La loro presenza trasforma i quartieri in dormitori affollati di pendolari.
In alcune zone d'Italia inizia a svilupparsi una tendenza che è partita dal Nord Europa (come spesso accade) e che grazie al mantenimento del nome originale in inglese, sembra una soluzione più moderna di quel che è in realtà. Comunque concettualmente avanzata rispetto alle realizzazioni italiane: il social housing.
Sono prevalentemente realizzazioni prefabbricate a basso costo e in legno, ma non si deve credere che siano di bassa qualità. Infatti la tecnologia costruttiva dei prefabbricati risulta eco-compatibile, con una maggiore sostenibilità dei consumi energetici, delle prestazioni termiche e perfino dell'isolamento acustico.
A Londra, è stato costruito il primo edificio di nove piani interamente in legno. Altri progetti con le stesse caratteristiche sono stati realizzati o sono in via di realizzazione a Berlino. In Italia le prime esperienze partono, manco a dirlo, nel Trentino Alto Adige dove già da un po' di anni si va diffondendo la casa eco-compatibile Casa Clima.
In Lombardia e Veneto, la Cassa Depositi e Prestiti ha dato la sua disponibilità a investire 295milioni di euro, in aggiunta ai 25milioni previsti per il progetto "Parma Social House" che comprende 852 alloggi, di cui 252 in locazione a canone sostenibile, 420 in vendita diretta e 180 in locazione a canone convenzionato con riscatto all'ottavo anno (140milioni la spesa totale).
Vista la tipologia di realizzazione, si abbattono i tempi di realizzazione, ma anche i costi di acquisto o locazione e di utenze energetiche.
Non esistono neppure problemi legati alla sicurezza rispetto a terremoti e incendi. L'unica resistenza alla diffusione di questo tipo di case è data dal tradizionale modo di vedere la casa come bene rifugio che si lega ad un forte fattore psicologico.

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