venerdì 29 aprile 2011

Sta arrivando il PGT di Garbagnate Milanese

Nei prossimi giorni arriverà in Consiglio Comunale la discussione sul Piano di Governo del Territorio (PGT) che definisce lo sviluppo urbano e dei servizi di Garbagnate Milanese per i prossimi anni.
La redazione del PGT non ha avuto quel coinvolgimento e partecipazione richiesti nell'iter previsto dalla legge regionale. Ad oggi si tratta di un documento bozza corredato da tavole che l'amministrazione comunale ha realizzato commissionandolo al Centro Studi PIM.
La mia prima considerazione, probabilmente la più significativa e dalla quale derivano tutte le altre, è che il PGT proposto non coglie l'occasione di rivedere lo sviluppo del Paese secondo i cambiamenti degli ultimi anni o ancora meglio secondo un progetto di sviluppo ben preciso. E' un PGT molto poco "coraggioso" che si limita a mantenere una certa continuità con il vecchio Piano Regolatore che prevedeva uno sviluppo urbanistico e residenziale spropositato.
Con la redazione del PGT, l'amministrazione avrebbe potuto rivedere le destinazioni d'uso di alcuni terreni, riportando un equilibrio tra terreni agricoli e boschivi e tutti gli altri. Invece ci si limita a trasformare in edificabili ulteriori terreni e mantenere aree standard come tali, sapendo che possono diventare edificabili in poco tempo.
Basta navigare con le mappe di Google per verificare personalmente ciò che non si vede e si nota poco ad altezza uomo. A Garbagnate Milanese le aree non edificate sono rimaste quasi nulle, così come le aree boschive. Da quanto oggi visibile, si dovrebbe già fare i conti con le edificazioni approvate che elimineranno aree libere e boschive esistenti: centro commerciale PE4 e residenze in fondo a via Mazzini tra tutte.
Nel PGT si fa riferimento ad un cambiamento culturale di Garbagnate, da città dell'Alfa Romeo a porta del Parco delle Groane. Ma lo stesso PGT sembra disegnato dalla mano di un bambino che traccia una linea lungo le Ferrovie Nord Milano e indica al di qua come quasi tutto edificabile e al di la come protetto perchè Parco. Peccato che anche le aree del Parco siano oggetto di edificazione nel rispetto delle norme del Parco e tutte le fornaci presenti saranno ristrutturate riducendo di fatto l'area verde e boschiva. In pratica a Garbagnate ci resta solo la porta del Parco il quale si sviluppa su altri comuni.
In ogni caso, un urbanista che voglia ottenere una città sostenibile nel lungo periodo, non creerebbe una tale separazione, ma cercherebbe di integrare il più possibile edificabilità e aree boschive.
Prossimamente, segue ...

Altri miei post sull'argomento PGT a Garbagnate Milanese

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