mercoledì 29 giugno 2011

Mobilità stradale e poco altro nel PGT di Garbagnate

Segue da "Il PGT di Garbagnate e i progetti sovracomunali"

Prima di proseguire ed esporre le mie considerazioni sulle proposte prettamente garbagnatesi, riprendo l'articolo precedente per fare notare che, quanto scritto per l'area ex Alfa Romeo nella bozza di PGT non corrisponde al vero. Almeno ad oggi con le nuove informazioni che si hanno sui progetti avanzati che interessano l'area.
Su Garben.TV ci si chiede se "c'è qualcosa che non sappiamo", ma la realtà è che Regione Lombardia, Provincia di Milano, i comuni di Arese e Lainate, stanno proseguendo con l'accordo di programma escludendo gli altri comuni (Rho e Garbagnate) e le aree di questi per proseguire con i progetti commerciali e residenziali.

La bozza di PGT, prima di presentare le proposte per Garbagnate, espone un lungo elenco di infrastrutture di mobilità previste per la zona Nord-Ovest milanese, zona interessata dalla presenza della Fiera e prossimamente dell'Expo. Il lungo elenco è molto triste da leggere, sono quasi totalmente autostrade o strade a scorrimento veloce, di mobilità alternativa c'è solo qualche accenno senza tanta convinzione.
Vediamo quali sono queste infrastrutture di mobilità.
Quelle stradali: SP46 Rho-Monza, tra Baranzate e Paderno Dugnano. Variante alla ex SS233 Varesina tra Arese e Baranzate. Variante alla ex SS233 Varesina tra Baranzate e Milano. Riqualificazione/potenziamento dell'autostrada A4 Milano-Torino. Quarta corsia dinamica lungo la tratta "urbana" della A4 a nord di Milano, utilizzando la corsia d'emergenza. Quinta corsia lungo la A8. Variante alla SS33 del Sempione tra Rho e Gallarate. Terza corsia lungo l'autostrada A9 Lainate-Como-Chiasso. Volutamente ometto le opere previste dall'accordo di programma area Alfa e inserite nel PGT anche se tale accordo non esiste più.
Quelle ferroviarie: terzo binario lungo la linea RFI Rho-Gallarate. Anche qui escludo l'ipotesi del raccordo ferroviario tra Rho-Pero Arese e Garbagnate che era già un'ipotesi nell'accordo di programma, figuriamoci adesso. Per il resto tutto qui.

Altro argomento affrontato in poche righe dal PGT è quello dei servizi e del commercio, esponendo la situazione attuale con una distribuzione di grossi centri commerciali lungo l'asse del Sempione e medio-grandi lungo la Varesina.
In questo paragrafo mi ha colpito una frase legata alla concentrazione lungo il Sempione di grandi sitemi commerciali: "una concentrazione di popolazione capace di garantire un consistente bacino d'utenza". Proprio Garbagnate sarà interessata dalla realizzazione di due grandi centri commerciali e guarda caso l'amministrazione spinge per la realizzazione di ulteriore residenza che porti la popolazione intorno ai 30.000 abitanti. Chissà perchè.

Anche il paragrafo che elenca le aree ambientalmente rilevanti è piuttosto ridotto a du elenco dei corsi d'acqua esistenti e alle aree protette ad essi collegati. Il Canale Villoresi, il Sistema Olona, il Sistema Lura e il Parco delle Groane. Si accenna brevemente alla necessità di creare dei corridoi protetti di collegamento tra questi sistemi ambientali.

Nel prossimo articolo entrerò nel dettaglio delle due proposte portanti del PGT che l'amministrazione Marone vorrebbe approvare. Intanto concludo con il paragrafo che descrive le intenzioni di realizzare una rete di percorsi ciclo-pedonali interni a Garbagnate.
Questa rete dovrebbe avere come asse portante la pista lungo il Canale Villoresi, sviluppandosi in anelli che passino dai principali servizi e dalle aree a verde pubbliche, cercando di creare un legame tra i quartieri si Garbagnate. Altri percorsi secondari dovrebbero rafforzare quelli principali.
Proposta interessante, ma un po' priva di dettagli. Non c'è scritto se questi percorsi saranno realizzati su sede protetta o mischiandosi col traffico motorizzato. Proprio su questo l'incongruenza delle proposte risultano in contrasto: si pensa ad una rete di percorsi ciclo-pedonali, ma contemporaneamente si incentiva l'uso di mezzi privati motorizzati con l'ampliamento di parcheggi e delle sedi stradali. Questo è sicuramente il modo migliore per fare fallire il progetto delle piste ciclabili.
Continua ...

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