mercoledì 13 luglio 2011

Nuovi obiettivi per GAS e DES in un contesto che cambia

In un'assemblea nazionale tenutasi a L'Aquila il 25-26 giugno, i GAS e DES d'Italia hanno cercato di trovare una sintesi comune in un documento nel quale si pongono i prossimi obiettivi da raggiungere.

Su Altreconomia si può leggere il documento: GAS e DES, il documento finale.
Sono però perplesso rispetto alla situazione attuale dei GAS. I Gruppi di Acquisto Solidale sono una realtà che si diffonde sempre più, ma che spesso ha solo nel nome la parvenza di solidarietà. Sopratutto negli ultimi anni, con la crisi economica diffusa, ma anche con una certa sensibilità al ritorno al passato, i GAS si sono trasformati più in gruppi di acquisto e basta. Con lo scopo principale di acquistare direttamente da produttori con prezzi scontati.
Il concetto originale dei GAS si sta via via perdendo. Questo lo riscontro particolarmente nei nuovi GAS che si formano, certamente non in quelli consolidati da tanti anni e guidati dai pionieri di questa scelta.
Sono proprio questi ultimi (storicamente i primi) a volere cercare qualcosa di diverso, più strutturato e organizzato, che permette un salto di qualità ai GAS. In particolare nelle contrattazioni con i fornitori. Così sono nati i Distretti Equo Solidali che raggruppano territorialmente più GAS.
Ma cosa accade quando in DES si ritrovano GAS che hanno obiettivi, metodologie, bisogni totalmente diversi?
Già oggi accade che nascano sempre più aziende con il solo scopo di fornire i GAS, oppure, nascono prodotti dedicati al mercato dei GAS commercializzati da aziende che non sarebbero mai state selezionate come fornitrici.
Una distorsione rispetto ai principi iniziali dei GAS è già realtà e il rischio è che questa distorsione si diffonda ai DES e poi ad un'ipotetica associazione nazionale dei GAS italiani.

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